Ubs, congedo di lusso per Ermotti

Sergio Ermotti conclude con stile il suo regno in Ubs. E non c’era modo migliore di farlo, se non un utile da capogiro. Come riporta il comunicato ufficiale della società svizzera, infatti, nel terzo trimestre del 2020 il profitto ante imposte è stato di 2,6 miliardi di dollari, con un +92% su base annua. Questo risultato, sottolinea la nota, è il migliore utile ante imposte del terzo trimestre degli ultimi dieci anni. E l’utile netto fa ancora meglio: +99% a quota 2,1 miliardi.

La performance Ubs si origina dal recupero dei mercati globali che ha spinto alla grande l’investment banking. Anche il wealth management, però, ha fatto registrare una performance superiore alle aspettative. Nel Global WM, infatti, l’utile lordo è salito del 18% a 1,057 miliardi con risultati record nel trimestre in Asia e nelle America. Più nel dettaglio, l’investment bank ha prodotto utili lordi per 632 milioni, +268%, il personal & corporate banking di 305 milioni, +13%, l’asset management di 739 milioni, +495%.

Alla luce di questi risultati, il Consiglio di amministrazione di Ubs propone il versamento della seconda tranche del dividendo per il 2019, pari a 0.365 dollari per azione.

Con l’inizio di novembre, la carica di ceo sarà raccolta dall’ex ad di Ing, Ralph Hamers. Sergio Ermotti, invece, lascia il timone dopo oltre 9 anni a capo di Ubs. 

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