Quei no che fanno crescere

 

Non è facile dire NO e molte persone hanno davvero difficoltà a farlo.

Entrano in campo tante emozioni, come paura e sensi di colpa, motivi per cui spesso ci sentiamo obbligati a dire di SI.

Di frequente pensiamo che dare una risposta affermativa sia l’unica scelta che abbiamo a disposizione.  Il no emotivamente innesca spesso sensi di colpa.

Ma dobbiamo partire da un presupposto: il rifuto è un nostro diritto.

 

Riconoscere le priorità

Non significa che siamo egoisti o incapaci di amare, ma saper riconoscere cosa è importante per noi in quel momento.

Sacrificarsi va bene, ma mettere sempre gli altri al primo posto non è giusto, non è rispettoso per noi stessi. Dire di sì non significa necessariamente saper amare. Spesso anche nel lavoro facciamo fatica a dire no ai clienti, ai capi e ci facciamo trovare sempre disponibili. Attenzione però che la disponibilità potrebbe essere travisata. Dobbiamo imparare a essere flessibili e ponderare di volta in volta cosa rispondere valutando anche le nostre priorità.

 

Gestione delle emozioni

Se non abbiamo voglia, se ci pesa quel sì, se abbiamo altri impegni, non ci dobbiamo necessariamente sacrificare. L’ansia spesso nasce dalla paura, e

la paura di dire no, ci fare dire sì agli altri, ma questo vale come un no a noi stessi, ai nostri bisogni, esigenze, priorità e alle nostre aspirazioni.

Il sì controvoglia lede la fiducia in noi stessi, la nostra autostima. Ci fa sentire frustrati e incapaci di affermare quello che desideriamo.

Quanto compiacere agli altri per poi creare dispiacere in noi stessi?

Spesso diciamo di sì perché abbiamo paura di perdere un cliente, una relazione, un amico, deludere qualcuno che crede in noi, ma abbiamo mai paura di perdere la fiducia in noi stessi?

Il sì che diciamo ci fa pagare un prezzo molto alto, ci porta a sentirci tristi e frustrati, specie quando voleva essere un no.

In realtà dire di no anche a un cliente può aumentare la nostra credibilità ai suoi occhi, perché significa provare a fargli comprendere che non può disporre di noi e del nostro tempo. Un approccio simile ci fa affermare come persone che sono capaci di scegliere.

 

Saper scegliere

Avere il controllo su di sé significa saper scegliere.

Non devono essere gli altri a decidere cosa è giusto e prioritario per noi.

Le persone accanto a noi, nel momento in cui ci facciamo conoscere per quello che siamo, ci accetteranno anche per quello che diciamo. Quando noi per primi ci accettiamo, anche gli altri sono disposti a farlo. E il nostro sì o no diventeranno una risposta coerente rispetto a quello che siamo e pensiamo.

 

 

La vera libertà non è poter dire di sì, ma è riuscire a dire no

(Anonimo)

 

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