Plenisfer sfida i venti contrati

Vito Andreola

Lanciare una nuova Sgr nell’anno del Covid, non è sfida da poco. È la strada seguita dai fondatori di PlenisferGiordano Lombardo (nella foto), Mauro Ratto, Diego Franzin e Robert Richardson – mettendo al servizio della nuova boutique la loro esperienza nel settore. Con un partner di eccellenza: la società opera, infatti, nell’ambito della piattaforma multi-boutique di Generali Investments che sul primo fondo, Destination Value, ha già investito 1 miliardo di euro.

Dr. Lombardo, cosa vi ha spinto a lanciare Plenisfer, di cui lei è ceo, proprio ora?

Il progetto è nato nel 2019, quando, dopo l’esperienza vissuta insieme in Pioneer dai quattro cofondatori, ci siamo trovati a condividere le stesse riflessioni, e la stessa insoddisfazione, per la piega presa dal settore. Da qui, è nata la convinzione alla base del lancio di Plenisfer: serve un nuovo paradigma della gestione, quella che noi definiamo “New Active”.

Da cosa nasce questa convinzione?

Il benchmark ha perso la funzione di supporto alla scelta dei fondi per cui è nato, diventando invece un vincolo alla gestione. E in un mondo a tassi a zero e con politiche fiscali e monetarie senza precedenti, hanno smesso di funzionare quei modelli che per 30 anni hanno guidato gli investimenti. Per affrontare questo scenario inedito, abbiamo voluto focalizzarci solo su fondi multi-asset e svincolati dal benchmark, pensati ad obiettivo e gestiti secondo un approccio veramente attivo e multi-strategy. Essendo una boutique, possiamo riunire intorno allo stesso tavolo le specifiche competenze di ciascun membro del team. Insieme analizziamo a 360 gradi ogni possibile investimento e puntiamo a fare un uso innovativo e non convenzionale delle diverse asset class, anche alternative.

Dopo il primo fondo gestito, ce ne sono altri in arrivo?

Lanceremo altri fondi, con diversi obiettivi, nei prossimi mesi. Intanto Stiamo chiudendo i primi accordi di distribuzione.

Per i prossimi mesi quali sono le aspettative relativamente ai mercati finanziari?

La grande rotazione in atto verso settori ciclici proseguirà. Ma serve grande attenzione perché entriamo in una fase delicata. In alcuni settori, ci sono valutazioni già eccessive. Per evitare i rischi connessi a queste posizioni, serve una vera diversificazione e investimenti liberi dai vincoli che il benchmark impone.

 

Chiudiamo con un primo bilancio di questa esperienza

Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti. Aver iniziato a gestire il primo fondo in piena emergenza Covid è stata un’importante esperienza ‘digitale’. Ora dobbiamo continuare a correre perché quella che puntiamo a vincere, è una maratona, non solo uno sprint.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!