Eba in pillole

Acronimo: L’abbreviazione Eba sta per European banking authority: si tratta quindi dell’autorità europea che ha il compito di vigilare sul mercato bancario continentale. Vi partecipano tutti gli istituti equivalenti dell’Unione Europea.

 

Recessione: Il dibattito per l’istituzione di nuove autorità di vigilanza nasce dopo la grande crisi del 2008 che mise a dura prova la stabilità finanziaria dell’Unione. L’allora commissario, José Manuel Barroso, decise allora di formare un gruppo di esperti indipendenti.

 

Soluzione: A guidare il gruppo di esperti fu nominato Jacques de Larosière, che nel 2009 presentò un rapporto alla Commissione europea con alcune raccomandazioni per rafforzare la sorveglianza sul sistema finanziario continentale.

 

Nascita: L’Eba è entrata in attività a partire dal primo gennaio 2011. È stata istituita dal Consiglio europeo nel luglio del 2009 insieme ad altre due nuove autorità europee: l’Eiopa (per la sorveglianza sul mercato assicurativo) e l’Esma (valori mobiliari).

 

Presidente: Il primo presidente fu l’italiano Andrea Enria, che ricoprì il ruolo fino al 2018 dopo essere stato riconfermato nel 2015. Attualmente l’istituto, che dopo la Brexit sposterà la sede da Londra a Parigi, è guidato dallo spagnolo José Manuel Campa.

 

Governance: L’Eba è guidata da un presidente e da un direttore esecutivo (l’ungherese Adam Farkas). Vi sono poi il consiglio delle autorità di vigilanza, l’organo decisionale, e il consiglio d’amministrazione, che gestisce le attività pratiche dell’istituzione.

 

Obiettivi: La sua mission è preservare la stabilità del sistema finanziario europeo. L’Autorità opera nel settore di attività delle banche, dei conglomerati finanziari, delle imprese di investimento, degli istituti di pagamento e di moneta elettronica.

 

 

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