La via svizzera alla crescita

Gianluigi Raimondi

 

Investire a sostegno delle piccole e medie imprese italiane attraverso capitali privati. È il modello di business adottato da WindeX Investment Club, strutturata sotto forma di club deal, ossia un’associazione tra investitori che decidono di riunirsi per acquistare quote di partecipazioni e azioni di una società. I promotori di questa iniziativa sono due: il presidente Rolando Benedick (imprenditore svizzero già presidente del gruppo Manor, di Valora e membro del board di numerose realtà internazionali come il gruppo Galfa della famiglia Moulin che comprende Galleries Lafayette e Carrefour e l’investment company Jacobs Holding) e l’amministratore delegato Domenico Sibilio (nella foto, imprenditore ed equity partner del gruppo di consulenza Cdi Global, con ampia esperienza in operazioni straordinarie maturata in primarie società di consulenza come EY e Deloitte, fondi di private equity e investimenti diretti in Pmi, gestite con successo e poi cedute a private equity internazionali). Quest’ultimo racconta a PRIVATE l’approccio e le strategie che caratterizzano la società.

 

Sono già iniziate le adesioni a WindeX?

Sì, finora ha aderito un gruppo di una decina di imprenditori svizzeri e italiani, sottoscrivendo un primo closing di circa 30 milioni di euro. L’obiettivo finale è di raggiungere i 100 milioni di euro con un massimo di tra 30 imprenditori e investitori.  Gli equity ticket di investimento si aggirano sono intorno ai 15 milioni di euro.

 

Quali sono i criteri per la selezione delle aziende su cui puntate?

Esiste una fascia di Pmi italiane di qualità, leader nella propria nicchia di mercato, ma con ridotta possibilità di accesso a capitali a medio lungo termine necessari per finanziarie l’internazionalizzazione, lo sviluppo tramite investimenti, acquisizioni e i riassetti azionari (familiari, passaggi generazionali e così via). L’elevata dipendenza delle Pmi dal credito bancario, la conseguente bassa capitalizzazione e l’insufficiente raccolta di fondi dal mercato dei capitali ne limitano le possibilità di sviluppo nell’attuale mercato globale dove la dimensione rappresenta sempre più un fattore determinante. WindeX opera con l’obiettivo di valorizzare proprio queste realtà, eccellenti nel proprio settore di riferimento, con una forte propensione alla crescita, orientate a fare business oltre i confini nazionali e con il desiderio di aprirsi al mercato dei capitali. Instauriamo un circolo virtuoso che permette di accelerare la loro crescita in modo sostenibile, supportando la proprietà e i dirigenti mediante l’apporto di risorse finanziarie e manageriali.

 

Avete dei settori nei quali siete specializzati?

L’attenzione di WindeX si concentra soprattutto sul settore alimentare (in particolare nel food ingredients, beverage & pet nutrition), su quello dei beni di consumo, nell’healthcare, nella moda, nel manifatturiero e in quello dei macchinari e dei servizi avanzati per l’impresa.

 

Quale è il focus dei vostri investimenti nel dettaglio?

Ci rivolgiamo a imprese italiane con un fatturato annuo indicativamente compreso tra i 20 e gli 80 milioni di euro, caratterizzate da una buona redditività attuale e prospettica, solidità patrimoniale, oltre che da piani di sviluppo ambiziosi. Preferiamo poi investimenti di maggioranza, ma con il coinvolgimento attivo nella gestione dell’imprenditore partner.

 

Quali sono le vostre caratteristiche distintive?

 

WindeX si caratterizza per l’elevata imprenditorialità ed esperienza di tutti i soggetti coinvolti nell’iniziativa, dal management team agli investitori confermata da un importante track record nel segmento middle market anche a livello internazionale. Da evidenziare poi la struttura estremamente flessibile che consente di adattare l’orizzonte temporale dell’investimento alle esigenze della società target senza alcun vincolo di exit predefinito. La strutturazione sotto forma di club deal e il forte background imprenditoriale degli investitori favoriscono inoltre un’ottica più industriale che finanziaria. Il team, di cui fanno parte anche Gianluca Papa, analista d’investimento, e Federica Petrucco, specialista in pr, marketing e comunicazione, sta già lavorando alla valutazione di alcune interessanti opportunità di investimento e parallelamente a un ulteriore ampliamento del gruppo di imprenditori aderenti. Inoltre possiamo contare sul supporto di partner del calibro di Helvetica Capital (tra i principali club deal svizzeri) che ne condivide il deal flow e ha la facoltà di co-investire su alcuni dossier di maggiore rilievo, Tim Management (primaria società italiana di temporary management che potrà mettere a disposizione i propri manager per un ulteriore supporto del team sia nell’analisi industriale che nella gestione delle operazioni delle società target) e Cdi Global, società indipendente di financial advisory middle market presente in circa 40 Paesi che potrà contribuire al pari di tutti gli altri advisor middle market all’incremento del business.

 

 

 

 

 

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