Private Banking, la rivoluzione della tecnologia

Blockchain, intelligenza artificiale, cloud computing, big data e robotica: è l’ampio spettro di tecnologie che cambieranno il settore del private banking in Italia, con rapporti più dinamici tra banche, consulenti e clienti. Il quadro emerge dalla sesta edizione dell’Osservatorio Private Banking realizzato e promosso da Banca Generali e Liuc Business School, in collaborazione con BlackRock e Bnp Paribas. L’indagine, presentata ieri a Milano, si è soffermata quest’anno su due temi in particolare: l’innovazione tecnologica e la sostenibilità, che stanno interessando sempre più la comunità finanziaria.

L’Osservatorio di Banca Generali- Liuc ha messo in evidenza che ben il 50% dei manager delle banche private italiane ritiene rilevanti gli investimenti in tecnologia e il restante 50% li considera addirittura molto rilevanti. Inoltre, la totalità degli addetti ai lavori ritiene che gli stessi investimenti in tecnologia rimarranno stabili nei prossimi anni (50%) o sicuramente aumenteranno. Tra le innovazioni che sono considerate prioritarie, al primo posto c’è la web collaboration e le relazioni da remoto attraverso internet (nel rapporto a tre banca-private banker-consulente). Seguono per importanza i Big Data, il cloud computing, l’intelligenza artificiale, la robotica e la blockchain.

Tra gli investimenti in tecnologia effettuati dalle private bank, una quota rilevante (17%) è stata effettuata per il miglioramento dell’esperienza cliente e  per la creazione di un’offerta multicanale. Una quota analoga degli investimenti è avvenuta per l’ incremento dell’efficienza e dell’efficacia della rete, liberando tempo commerciale e per l’ ampliamento del target di clientela (allargandolo per esempio ai millennial e ai clienti internazionali). Per quanto riguarda il lavoro dei private banker, l’Osservatorio di Banca Generali Liuc evidenzia che “La consulenza erogata è avanzata e si avvale di tecnologia per costruire portafogli individuali generati anche con il supporto di intelligenza artificiale (Robo 4 Advisor); grazie alla tecnologia la consulenza si è evoluta integrando anche servizi di aree non strettamente finanziarie che esulano dal perimetro di attività tradizionale del Banker. L’implementazione di tecnologia per trasformare le attività del consulente ha evoluto il suo ruolo anche su ulteriori direttrici; uno dei principali punti di azione di tecnologia come la robotica è perseguire l’automazione di attività ripetitive e a basso valore per liberare il tempo dei consulenti da attività time consuming lasciando spazio allo sviluppo della nuova e vecchia clientela”

Un altro tema importante emerso dall’Osservatorio è legato alla sostenibilità. La totalità (100%) dei manager interpellati ha detto di ritenere di fondamentale importanza i temi Esg nell’organizzazione per cui lavorano.

I contenuti della ricerca sono stati illustrati da Anna Gervasoni (nella foto in alto a destra), professoressa ordinaria dell’ Università Cattaneo – Liuc, che fa parte del Comitato Scientifico dell’Osservatorio assieme Francesco Bollazzi (Responsabile dell’Osservatorio Private Banking), Michele Seghizzi (responsabile Comunicazione Esterna di Banca Generali), Andrea Ragaini (vice direttore generale con delega al Wealth Management di Banca Generali, nella foto in alto a sinistra), Andrea Serio (vice president di BlackRock), Silvia Mauri (senior sales manager and head of Business Development Insurance di Bnp Paribas ) e Luisa Bajetta (direzione Strategie e Mercati Finanziari Ufficio Analisi Gestionali, dell’Abi)

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