Donne più prudenti sul fronte degli investimenti

Simona Maggi

 

La resilienza delle donne, unita alla loro propensione ad avere una visione più a lungo termine, le rende meno impulsive e più ponderate nel momento in cui scelgono come investire le proprie risorse. Sono moltissime le ricerche che lo testimoniano.

 

Prevalgono gli asset reali

Ad esempio, uno studio condotto per Aipb conferma come le donne benestanti raramente si impegnino in attività di trading (solo il 21% dichiara di utilizzare un servizio di negoziazione autonoma di titoli e strumenti finanziari senza il supporto di un consulente), mentre una percentuale maggiore della loro ricchezza è detenuta in immobili e altri asset reali. E ancora, su una scala che va da 1 a 5, le donne benestanti si posizionano a metà quando si chiede loro in quale misura si definiscono una persona favorevole a correre dei rischi nel capo degli investimenti finanziari pur di aumentare il rendimento atteso. Infatti, nel momento in cui compiono scelte di investimento, mettono al primo posto la sicurezza di non perdere una parte rilevante del capitale (in caso di crisi finanziaria) e al secondo il rendimento che si ottiene in un periodo che va oltre i cinque anni di orizzonte temporale, mentre è irrilevante il rendimento a breve termine e poco importante il livello di liquidità dello strumento finanziario. La variabile genere influenza quindi le decisioni d’investimento, soprattutto se di natura immobiliare. Le donne benestanti pensano che l’investimento in immobili rappresenti un modo per lasciare un’eredità ai figli (48%), nonché un buon investimento perché consente entrate da locazione (32%) che mantiene il valore del capitale (29%).

 

La pandemia cambia le priorità

Le esigenze femminili del vivere contemporaneo non sono rimaste immuni alla crisi dell’ultimo anno, spingendo un bisogno di rinnovamento anche delle situazioni abitative. Per intercettare i trend futuri del real estate si potrebbe partire proprio da qui, cercando di anticipare i desideri di donne pronte ad acquisire (o mantenere) un forte potere decisionale sul nucleo familiare, sulla scelta della casa, del quartiere e della città. Se il futuro del real estate sta nel comprendere, e se possibile nell’anticipare i desideri e le necessità di chi cerca casa, meglio prestare attenzione alle donne. Non solo, pensiamo anche a come è cambiata la società moderna. Oggi le famiglie con un unico componente, soprattutto nei grandi centri, rappresentano una quota significativa e, in questo contesto, la casa di una donna che vive da sola risponde a canoni molto diversi rispetto a quelli di un uomo single.  Se la variabile di genere non impatta molto sulla decisione o meno di investire su una casa (solo il 5% delle donne benestanti intende effettuare investimenti immobiliari nei prossimi 12 mesi), questa influenza senza dubbio la tipologia di immobile scelto.

 

Attenzione alle infrastrutture

Emergenza sanitaria a parte, adesso le donne vivono molto più tempo fuori casa in confronto al passato. Si sentono parte della polis e vi partecipano. Ritengono inoltre che la sicurezza e le infrastrutture e livello di trasporti e di servizi siano necessari per conciliare al meglio lavoro, famiglia e aspirazioni personali.

In sintesi, nella scelta di un investimento immobiliare tre aspetti faranno sempre di più la differenza per una donna: la sicurezza, la sostenibilità e la connessione.

 

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