Così Stanhope Capital punta a conquistare i ricchi britannici

Di Francesca Vercesi

 

Attira a sé nomi rilevanti della finanza e dell’industria, intende continuare a crescere sia in modo organico, sia tramite acquisizioni e non ama troppo i radicali della sostenibilità, a cominciare da quelli che considerano l’Esg un acronimo essenziale per un buon portafoglio di investimento. “Troppo spesso è solo una questione di marketing. La responsabilità nei confronti dei clienti è a prescindere”. Con questo spirito il guru degli investimenti e finanziere franco-britannico Daniel Pinto nel 2004 ha fondato Stanhope Capital Group (di cui è anche ceo), società di consulenza e gestione patrimoniale globale indipendente londinese che oggi ha in gestione circa 28 miliardi di dollari di patrimonio di clienti molto facoltosi, privati, istituzionalie blasonate associazioni di charity di tutto il mondo. E la società che ha creato è a sua immagine e somiglianza.

 

Filosofia aziendale

Il gestore patrimoniale, che non si vergogna di ammettere di avere un debole per la fama, le buone relazioni e i soldi (quelli veri), ha chiamato a sè professionisti di alto livello, e offre servizi evoluti per clienti dai gusti esigenti e dai portafogli gonfi. “Il nostro obiettivo è fornire ai clienti la migliore esperienza di investimento disponibile in un ambiente privo di conflitti, in cui gli interessi di tutte le parti sono adeguatamente allineati”, ha spiegato Daniel Pinto. E ha precisato: “Offriamo un servizio altamente personalizzato e cerchiamo di soddisfare gli obiettivi specifici dei clienti, i vincoli e la tolleranza al rischio. Oggi rappresentiamo oltre 250 famiglie e 50 istituzioni”.

 

La forza di un team.

«Il nostro team di wealth management opera su una base di architettura aperta», ha tenuto a sottolineare. I team sono guidati da professionisti di grande esperienza con una solida storia di investimenti in tutte le classi di attività. Nel dettaglio, ha detto: «il nostro team di consulenza offre consulenza sulla strategia d’investimento, sulla revisione e selezione dei gestori e fornisce una consulenza continua sugli investimenti. Il team di investimenti alternativi è attivo nel private equity, nel settore immobiliare, nel credito privato e negli hedge fund. Infine, il team di merchant banking assiste i clienti in fusioni, acquisizioni, vendite, ristrutturazioni, finanziamenti di debito e azionari». E ha dichiarato: «ci sforziamo di operare in modo davvero sostenibile e non solo attraverso proclami e sigle e ci impegniamo ad allocare il capitale dei nostri clienti in modo responsabile». Gli obiettivi? Presto detti. «Il nostro obiettivo è quello di proteggere e aumentare il patrimonio dei nostri clienti fornendo rendimenti superiori aggiustati per il rischio durante i cicli di mercato. Aggiungiamo valore in due aree: asset allocation (strategica e tattica) e selezione dei fondi. Lavoriamo con i nostri clienti su base discrezionale o consultiva», ha concluso il manager. Il team di circa 140 persone opera da Londra, Ginevra, Parigi, New York, Philadelphia e Palm Beach. Il capitale della società è interamente controllato dai suoi soci.

I nomi giusti al posto giusto.

Dalla fine di luglio 2021 il nuovo direttore finanziario è l’ex Goldman Sachs Chris Shelley, andando a sostituire John Baron, che è andato in pensione. Shelley ha trascorso gli ultimi 14 anni nella banca d’affari americana, in ultimo come cfo della gestione patrimoniale privata in Europa, Medio Oriente e Africa. L’obiettivo di Pinto, del resto, è molto chiaro: “Questo per noi è un momento importante, cerchiamo di continuare a espanderci nei mercati dove siamo già presenti e di andare in nuovi mercati, supportati dai migliori professionisti del settore”. La nomina di Shelley arriva dopo una raffica di recenti assunzioni senior per Stanhope Capital, tra cui Pierre Mallevays, che si è unito a febbraio come co-head of merchant banking, insieme a Nigel Spray. Mallevays è stato fondatore e managing partner della società di consulenza M&A di lusso Savigny Partners, il cui portafoglio clienti è stato trasferito a Stanhope. Mallevays ha oltre 30 anni di esperienza nel settore m&a, essendo stato direttore delle acquisizioni presso Lvmh, dove ha lavorato a stretto contatto con il presidente e amministratore delegato Bernard Arnault, prima di creare Savigny Partners. Tra i suoi clienti, figurano nomi come Lanvin, Celine, Christian Lacroix e Byredo. La mossa, che guiderà l’espansione di Stanhope nell’M&A e nei mercati dei capitali, arriva in un momento di consolidamento diffuso nell’industria della moda e del lusso. Al gruppo si sono poi aggiunti lo scorso mese di gennaio Fleur Pellerin, Keyu Jin, Bonnie Steiner e Thomas Lee in qualità di direttori non esecutivi.

 

Una fusione storica.

La società che ha base a Londra, il cui consiglio consultivo include l’ex amministratore delegato della British Petroleum Lord John Browne e l’ex capo del Wpp (il più grande gruppo di pubblicità e PR al mondo sia per fatturato che per numero di dipendenti) Sir Martin Sorrell, a novembre 2020 si è fusa con la statunitense Fwm Holdings per creare uno dei più grandi gestori patrimoniali indipendenti del mondo. Tra le altre, Fwm supervisiona la ricchezza dei membri della famiglia Forbes, dell’omonima società di media. Più precisamente, a sottoscrivere l’accordo sono state Stanhope Capital Group, Fwm Holdings (proprietaria appunto di Forbes Family Trust), LGL Partners e Optima Fund Management. La società combinata ha dunque oggi un’impronta geografica estesa negli Stati Uniti e in Europa, con un team di investimento globale con focus su varie asset class, su mercati quotati e alternativi. Stanhope Capital e Fwm operano come un’unica società a tutti gli effetti, in particolare nell’area della ricerca e della strategia di investimento, ma mantengono i rispettivi nomi sotto l’ombrello di Stanhope Capital Group.

Fwm è stata fondata nel 2009 da Keith Bloomfield e dall’inizio ha gestito le ricchezze di family office e individui con patrimoni netti molto consistenti, fondazioni e fondi di dotazione principalmente americani dai suoi uffici di New York City, Philadelphia e Palm Beach. Oltre alle sue attività di gestione patrimoniale, Fwm, si è distinto come leader riconosciuto negli asset alternativi, avendo acquisito lo specialista di hedge fund di New York Optima Fund Management nel 2019.

 

Nuovo fondo

Il gruppo ha da poco lanciato Stanhope FFT Global Ventures, un nuovo veicolo dedicato agli investimenti con alcune delle migliori società di venture capital del mondo. Stanhope Fft Global Ventures investirà in un gruppo concentrato di fondi di capitale di rischio statunitensi ad alto rendimento e, attraverso una struttura innovativa, darà anche ai suoi clienti la possibilità di co-investire direttamente in alcune delle più promettenti imprese tecnologiche in fase media e avanzata detenute da questi fondi di rischio e da altri investitori di peso.

 

 

 

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