Banca Cesare Ponti, ritorno all’utile

Banca Cesare Ponti guidata da Maurizio Zancanaro (nella foto), istituto specializzato nel private banking e parte del gruppo Banca Carige, ha chiuso l’esercizio 2021 con un risultato netto di 5,3 milioni di euro (contro -2,3 milioni nel 2020) e attività finanziarie intermediate per 1,8 miliardi (+5,8% anno su anno). In particolare, come riporta l’agenzia Il Sole 24 Ore Radiocor Plus, “la raccolta diretta è stata di 176,5 milioni (-22,1%), mentre quella indiretta è salita a 1,7 miliardi (+10%)”. Il risparmio gestito si è attestato a 956,8 milioni (-17,3%) e quello amministrato sui 702,9 milioni, duplicato rispetto a fine 2020. Inoltre, il margine di interesse nel corso dell’anno è stato di 1,7 milioni (+3,5% nei 12 mesi), con commissioni nette per 6,5 milioni (da 7,7 milioni). La banca ha sottolineato che “la progressiva implementazione del nuovo modello, che mette al centro il wealth management, ha portato nel 2021 a una riorganizzazione importante. Nella riconfigurazione del modello distributivo e di servizio attuata nel corso dell’anno, sono state rafforzate le sinergie con la rete Private di Banca Carige”.

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