Private Asset 4.0, Schroders Capital apre una nuova fase per l’industria

Nei prossimi 12 mesi Schroders Capital si concentrerà su democratizzazione, diversificazione, impatto e premio di complessità, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze dei suoi clienti. È quanto emerso dal webinar, tenuto il 3 febbraio dagli esperti di Schroders nei mercati privati.

Nelle parole di Nils Rode, Chief Investment Officer, Schroders Capital, i ‘Private Asset 4.0’ rappresenteranno una nuova fase per l’industria, con un’evoluzione guidata da livelli di fundraising superiori alla media e crescenti pressioni per soddisfare le maggiori aspettative di performance.

Nils Rode, Chief Investment Officer, Schroders Capital, ha commentato: “In questo nuovo scenario, l’approccio alla generazione di rendimenti nei private asset è sempre più focalizzato sul premio di complessità. La gestione del rischio si concentra sulla diversificazione tra diversi private asset, e operazioni di varie tipologie e dimensioni all’interno di ogni strategia, cioè lungo la cosiddetta coda lunga dei private asset.

La dimensione dell’impatto degli investimenti viene incorporata in modo più pervasivo e misurata con strumenti più affidabili. Infine, le nuove opzioni di liquidità (comprese le strutture semi-liquide evergreen) guidano una crescente democratizzazione dei private asset, oltre la base di operatori professionali e istituzionali già presente oggi su questo segmento.”

Sophie Van Oosterom, Global Head of Real Estate, Schroders Capital, ha poi affermato: “All’interno del segmento immobiliare riteniamo che le opportunità migliori si trovino nei sotto-segmenti in cui possiamo generare un reddito sostenibile nel lungo periodo e creare valore grazie alle nostre competenze operative. Gestiamo ogni asset come se fosse un business a sé stante. Ciò significa possedere un’expertise in grado di far aumentare il reddito offrendo servizi addizionali, ottimizzando gli accordi contrattuali con gli inquilini e minimizzando impatto e sprechi ambientali”.

Tim Creed, Head of Private Equity Investments, Schroders Capital, ha di seguito fatto notare: “Il private equity sta diventando sempre più accessibile, grazie alla crescita di veicoli più liquidi che consentono sottoscrizioni e rimborsi mensili o trimestrali, e ai fondi semi-liquidi come gli investment trust. Queste soluzioni funzionano molto bene sia per gli investitori retail che per gli schemi pensionistici a contribuzione definita, e ci aspettiamo che questo trend continui.”

Chantale Pelletier, Global Head of Infrastructure, Schroders Capital, ha commentato: “La transizione energetica, la digitalizzazione e le infrastrutture essenziali rappresentano i settori più interessanti nel segmento delle infrastrutture a nostro avviso. Abbiamo notato che le dinamiche sono più attraenti per i deal di medie dimensioni che per le transazioni più importanti, sia in termini di valutazioni che di capacità a impiegare il capitale in modo tempestivo”.

Maria Teresa Zappia, Chief Impact and Blended Finance Officer, Deputy CEO, BlueOrchard, ha sostenuto: “Abbiamo visto una crescente domanda da parte degli investitori a livello globale di soluzioni di investimento sofisticate focalizzate sul clima. Di conseguenza abbiamo adottato in modo progressivo un approccio proattivo, collaborando con i nostri clienti per creare mandati su misura e strategie con obiettivi di impatto ambiziosi”.

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