Consulenti, ecco una nuova alternativa di investimento “da collezione”

Di Giacomo Nicolella Maschietti

 

 

Il pubblico degli appassionati di fumetti è in costante crescita in tutto il mondo, e anche il mercato relativo agli oggetti da collezione va di pari passo. Basti pensare che la Biennale di Venezia, la più importante manifestazione artistica del nostro paese, totalizza circa 600mila visitatori in nove mesi di apertura, mentre al Lucca Comics, la principale manifestazione dedicata al fumetto, arrivano in 350mila in una sola settimana. Complici i blockbuster della Marvel, che hanno riacceso attraverso il cinema l’attenzione delle nuove generazioni, il settore tutto sta vivendo un momento di grande crescita. È molto acceso l’interesse per le riviste che resero, tra gli anni ’60 e ‘70, adulto il fumetto: Linus, Eureka, Cannibale, Alter. Come è in espansione anche il collezionismo di album di figurine: dal calcio al didattico, alle raccolte ispirate ai cartoni animati di successo. Resiste e appassiona il fumetto nipponico, supportato da una vasta offerta di posters e di gadgets. Ecco allora che sono nate recentemente molte aziende specializzate, che si occupano di reperire e vendere le cose più preziose disponibili sul mercato. Non si tratta di semplici edizioni rare, ma di tavole originali disegnate a mano dai grandi del settore, che vengono contese per diverse migliaia di euro. Questo collezionismo è recente, ma rappresenta già una valida formula di investimento per gli appassionati e non solo. Daniele Gradella nel 2014 ha fondato Urania Casa d’Aste, una casa d’aste specializzata che si occupa di tavole di pregio.

 

La storia della vostra casa d’aste Urania é relativamente recente, come é nato questo progetto?

I fumetti si vendono da tanto tempo ma noi ci occupiamo solo di tavole, e si tratta di un mercato abbastanza recente. Si è cominciato a venderle più o meno dal 2000/2005, prima di quell’epoca era difficile vedere in asta opere di un certo livello. Prima si trattava di un mercato molto di nicchia, negli ultimi anni invece sta crescendo in Italia ma soprattutto all’estero. Noi abbiamo cominciato nel 2014 fondando Urania a Parma, ma battiamo aste a Roma, Milano e Lucca. Urania Casa d’aste nasce con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento italiano e internazionale nella vendita all’incanto di tavole e illustrazioni originali. Per questo abbiamo deciso, a differenza delle altre case d’aste già attive in questo settore, di concentrarci e quindi specializzarci unicamente su tavole e illustrazioni originali, tralasciando volutamente campi collezionistici paralleli come quello del fumetto o dei gadget.

 

Quando diciamo fumetti da collezione di che mercato stiamo parlando, in termini di caratteristiche e volumi?

Prima delle aste si comprava alle fiere o tra collezionisti privati. All’estero le case d’asta sono presenti da più tempo, in Italia siamo in pochi. Le singole tavole partono dai 100 euro e arrivano sino ai 20mila, nell’ultima vendita che abbiamo tenuto una tavola di Guido Crepax ha realizzato 18mila euro. La tavola in sostanza è la matrice originale con cui si fa il fumetto. Si tratta di un disegno su carta realizzato a matita, china, acquerello o tempera, tramite cui il tipografo stampa il fumetto. Noi ci occupiamo sia di illustrazioni a colori di inizio Novecento, con cui si pubblicavano fumetti per lo più per bambini, fino ai più contemporanei. È l’originale del fumetto.

 

Parlando di Top Lot: quali sono gli autori e i lotti che hanno suscitato maggior interesse recente? Quali sono i paesi più coinvolti in questo mercato, esiste un collezionismo internazionale?

Degli artisti italiani, i più importanti sono quelli che vengono collezionati anche all’estero. I più quotati sono Guido Crepax, Hugo Pratt, Milo Manara, poi Vittorio Giardino, fino agli stranieri, principalmente americani e francesi: Moebius, Albert Uderzo, Hergé (pseud. di G. Rémi, 1907-1983), iniziatore della scuola franco-belga del fumetto. Per quanto riguarda gli americani pensiamo innanzitutto a quelli che si sono occupati di super eroi, oggi con le serie Marvel sono chiaramente di gran moda, da Jack Kirby in poi.

 

Il fumetto inteso come pubblicazione non rientra nel mercato delle aste?

Sì, esistono vendite dedicate, pensiamo alle edizioni limitate, o al numero uno di una serie o simili, però è una cosa meno intrigante, noi abbiamo voluto specializzarci nelle tavole originali.

 

Per chi volesse avvicinarsi a questo segmento, quali le regole da seguire per investire al meglio?

Se lo si fa per una questione di nostalgia, magari ricordare il fumetto che si leggeva da piccolo e lo si vuole collezionare è un conto, se invece si vuol fare un investimento, ovvero spendere una certa cifra per trovarsi un domani con qualcosa che è salito di valore e prezzo, l’indicazione è di puntare su artisti che vanno anche all’estero, la platea di clienti è più ampia e si è più sicuri che il prezzo non scenderà. Sugli artisti più importanti occorre inoltre fare attenzione anche ai falsi, per gli autori più celebri può succedere. Non sulla tavola pubblicata ovviamente, perché si può confrontare con la pubblicazione, ma quando si parla di inediti, disegni non pubblicati o fatti per una commission dell’epoca, si può incontrare qualche rischio.

 

 

 

Quanto sono delicate queste tavole?

Sono tutte su carta o al massimo su cartoncino, dunque abbastanza delicate. Ad esempio, Andrea Pazienza usava quasi solamente pennarelli per disegnare, pennarelli da poco e ad alcol, quindi con gli anni molti suoi disegni sono sbiaditi, evaporati. Nascono con una tecnica molto fragile e deperibile, occorre averne cura.

 

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