Corre il private equity italiano

Non si ferma la corsa del private equity italiano, che finalmente sta uscendo da una dimensione di nicchia. L’Osservatorio Pem della Liuc Business School segnala che nei primi due mesi dell’anno vi sono stati ben 52 investimenti nella Penisola contro i 45 del medesimo periodo del 2021, che pure è passato alla storia come l’anno dei record per il settore.

Tra le operazioni più recenti del settore, i 500 milioni messi in campo dal fondo Fsi di Maurizio Tamagnini per la monetica di Iccrea Banca (Bcc Pay) e l’ingresso dell’americano Stephen Pagliuca nel club di calcio Atalanta per quasi 190 milioni.

In un contesto non positivo per i mercati pubblici, alle prese dapprima con inflazione e aumento dei tassi e poi con la volatilità portata dal conflitto in Ucraina, il private equity ha saputo reagire con solidità. E l’abbassamento delle valutazioni di molte società in uno scenario incerto potrebbe condurre nei prossimi mesi a un’ulteriore accelerazione degli investimenti privati. Nel bimestre i deal di buy out si sono confermati predominanti: quasi due operazioni su tre (62%) sono riconducibili a questa tipologia.

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