Azimut, la democrazia dei private market

Pubblichiamo di seguito uno spunto a firma Paolo Martini, ad e dg di Azimut Holding, tratto da LinkedIn, che spiega l’approccio della società agli investimenti nei private market.

L’esposizione diretta degli italiani in aziende non quotate è di soli 8 miliardi. Una quota limitata per una asset class finora destinata prevalentemente agli istituzionali,soprattutto a causa delle elevate soglie di investimento minimo pari a 5-10 milioni.

Un peccato, se si pensa che i fondi di #privateequity hanno offerto rendimenti superiori di almeno il 3% rispetto agli indici internazionali, con i migliori che hanno ottenuto un ritorno del 20%, oltre a costituire un’ottima diversificazione di portafoglio.

Sono dati che emergono da un’analisi condotta da Boston Consulting Group (BCG), pubblicata in un articolo di Milano Finanza.

Azimut ha capito l’importanza di democratizzare gli investimenti nei
#privatemarkets già nel 2014 e da allora questo è un aspetto differenziante nella nostra value proposition, che ad oggi conta 30.000 clienti in questo segmento.

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