Banche: Julius Bär e le commistioni russe

Julius Bär, secondo quanto riportato dal sito web della Rsi, ha relazioni d’affari con persone toccate dalle sanzioni nei confronti della Russia. Si tratta essenzialmente di crediti ipotecari per immobili nell’Europa occidentale, concessi a meno di una decina di loro. Dall’inizio del conflitto in Ucraina l’istituto non accetta comunque più nuovi clienti russi e ha ridotto a zero l’esposizione nei confronti di averi legati al Paese di Vladimir Putin, compresi quelli negoziati all’estero. A fine dicembre gli attivi della filiale Julius Bär CIS, con sede a Mosca, ammontavano a 0,4 milioni di franchi.

Julius Bär assicura nel contempo di rispettare regole e sanzioni in vigore, inclusi il congelamento dei beni e la segnalazione dei depositi superiori ai 100mila franchi di valore.

Gli sviluppi internazionali hanno però intanto comportato la partenza di Evgeni Smuschkovich, responsabile per l’Europa orientale. Secondo il portale Inside Paradeplatz, sarebbe il genero di Mikalai Varabei, oligarca bielorusso finito sulla “lista nera” per i suoi rapporti con il presidente Alexandr Lukashenko.

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