Il rialzo dei tassi non ferma il mercato italiano del private equity. A luglio sono stati annunciati 42 nuovi investimenti, secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Pem della Liuc Business School, appena 3 in meno rispetto a luglio 2021, quando lo scenario macro era decisamente migliore.
I primi sette mesi dell’anno vanno in archivio con un livello migliore rispetto al 2021 : 230 operazioni annunciate rispetto alle 214 del 2021 mappate nello stesso periodo dell’anno, con una crescita del 7%.
“Il mese di luglio vede un grande fermento nelle operazioni di add on a dimostrazione che il private equity intercetta imprese e talenti imprenditoriali che diventano poi poli di aggregazione di altre imprese italiane e internazionali” dichiara Anna Gervasoni, professore ordinario alla Liuc.
A luglio, le operazioni di buy out hanno rappresentato l’81% dei deal totali; gli add on (operazioni di aggregazione aziendale) hanno rappresento il 55%. Nord Italia e Lombardia, a livello regionale, sono sempre un polo catalizzatore; beni di consumo, prodotti per l’industria, cleantech e alimentare sono i settori maggiormente oggetto di deal.