Nuove fermento nel mondo del private banking. In Svizzera circolano rumor in merito a delle possibili nozze tra Egf International e J. Safra Sarasin. Per il momento dai due istituti è arrivato un “no comment”, ma sta di fatto che Egf è salito del 17% da inizio 2022 nonostante il ribasso del 15% accusato dall’indice di riferimento svizzero Smi.
Lo scorso aprile Boris Collardi, ex Pictet e Julius Baer e banchiere noto per il suo stile molto concreto, è entrato nel capitale di Egf acquistando una quota 3,6% per circa 80 mln di dollari. E, nel prossimo ottobre, Collardi dovrebbe essere eletto nel CdA di Efg, dove si prevedono ulteriori cambiamenti. A cominciare da Alexander Classen (già in Cotus International e in Hsbc) sostituirà alla presidenza Peter Falcioni.
Egf Internation, il cui ad è Giorgio Pradelli, sta per attuare un piano industriale triennale che sarà presentato agliinvestitori a ottobre.
In caso di fusione tra Egf e Sarasin, il gruppo potrebbe contare su 380 mld di dolari di asset alla clientela superando così Lombard Odier.