Il benessere arriva dal miele

Roberto Cannataro

 

Con l’approssimarsi dell’autunno, è piacevole pensare a una bevanda calda con l’aggiunta di miele. Probabilmente questo alimento fa parte della nostra cultura da oltre 7mila anni: fino all’avvento della produzione industriale di zucchero è stato il dolcificante per eccellenza, utilizzato anche come conservante e in cucina, specialmente presso i romani (che lo importavano anche da Malta, dal quale sembra derivi il nome) e nel Medio Evo.

 

Riserva di cibo

Insieme al latte, il miele è l’unico elemento del qual ci cibiamo a nascere con questa funzione (tutto il resto, animale o vegetale è una parte viva dell’organismo): serve infatti come riserva di cibo per le api in caso di carenza, specialmente in inverno. Esistono decine di varietà di miele in funzione del nettare e della melata (linfa prodotta da alcuni alberi) dal quale si originano.

Le api sono insetti sono fondamentali per l’impollinazione (ovvero la riproduzione di tutte le piante che producono fiori), dato che trasportano il polline proprio nel gesto di raccogliere il nettare dal quale produrranno il miele.

 

Scissione dello zucchero

Grazie a un enzima detto invertasi (inverte la polarità della luce che attraversa la molecola) scindono il saccarosio in glucosio e fruttosio: questo fa sì che il miele sia più dolce dello zucchero comune.

Il miele è un alimento a tutti gli effetti: contiene sali minerali e vitamine, ma soprattutto, in funzione delle diverse specie vegetali dalle quali origina, polifenoli (ne ho sottolineato più volte le qualità benefiche in quanto antiinfiammatori ed antiossidanti, in particolare l’apigenina).

Da sottolineare come nel miele pastorizzato molti dei principi nutritivi si perdono. Questo alimento possiede anche una parte di antibatterico naturale, quindi non ha bisogno di conservanti. Tuttavia soffre umidità, luce e calore: se tenuto a riparo da questi tre agenti, può essere conservato per anni.

A differenza dello zucchero da cucina, il miele ha un suo sapore caratteristico che può variare in base al tipo, e che quindi può influenzare il gusto della bevanda o nel cibo che vogliamo dolcificare.

Dunque il miele è sicuramente utile e nutriente, ma attenzione alle calorie, che sono circa corrispondenti a quelle dello zucchero. Anche se, essendo più dolce, se ne usa di meno. Pertanto, un thè caldo con un cucchiaino di miele o a colazione su una fetta biscottata, magari con un cucchiaino di ricotta, può essere incluso in qualsiasi programma nutrizionale.

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