Passion asset con il vento in poppa

A guardare i fatturati delle big internazionali nell’anno appena trascorso, non ci sono dubbi: il mercato dei passion asset alle aste è in fase di solida crescita in tutto il mondo. La fascia alta e le collezioni private alienate in blocco hanno trainato una serie di vendite milionarie che alzano i range di prezzo globali. Se le cose proseguiranno anche per il 2023, con una guerra in corso e la prevista recessione dell’eurozona, è tutto da verificare. In ogni modo, la diversificazione dell’investimento all’asta non è mai stata così valida.

 

Prezzi al top

Le vendite di Christies nell’anno appena passato hanno raggiunto gli 8,4 miliardi di dollari, il più alto totale annuo per la casa e nella storia del mercato, diviso tra vendite in asta (7,2 miliardi) e private sale (1,2 miliardi). Il 2022 è stato l’anno degli affidamenti eccezionali. Primo fra tutti quello della collezione di Paul Allen, co-fondatore della Microsoft, che con l’incasso di 1,62 miliardi di dollari lo scorso novembre ha fatto la storia da Christie’s diventando la collezione più cara di sempre. Il settore del lusso continua a crescere e a portare grandi soddisfazioni alle case d’aste.

Anche Sotheby’s ha fatturato complessivamente ben 8 miliardi di dollari nel 2022. Vale a dire l’anno migliore dalla sua fondazione nel 1744, contro i $ 7,3 miliardi del 2021 – che non tenevano conto, tuttavia, delle attività delle neo-acquisite RM Sotheby’s e Sotheby’s Concierge Auctions. Sempre più collezionisti sono interessati agli orologi, ai gioielli, ai vini e liquori, alle borse e allo streetwear, che hanno prezzi meno impegnativi dei grandi capolavori dell’arte blue-chip. Sotheby’s ha dichiarato che nel 2022 le vendite “Luxury” sono più che raddoppiate rispetto al 2021, raggiungendo i 2,3 miliardi di dollari.

Phillips ha registrato il più alto fatturato della storia della compagnia, e per il secondo anno consecutivo, andando ad attestarsi a 1.3 miliardi di dollari e +20% nelle vendite private a 250 milioni di dollari (ancora suscettibili di ulteriori incrementi prima della fine dell’anno), con alcuni momenti miliari come il lotto più costoso mai venduto dalla casa – Untitled di Basquiat dalla collezione Maezawa aggiudicato a 85 milioni di dollari.

 

Italia in scia

Anche le case d’asta italiane hanno registrato grandi soddisfazioni, proporzionali alle dimensioni del mercato domestico che si è comunque internazionalizzato grazie alle vendite on line. Con 55 aste in totale, di cui 28 in presenza e 27 in modalità web-only, un fatturato complessivo sull’anno di 27.909.926 euro (diritti inclusi), e una crescita del 13% circa si è chiuso con soddisfazione il 2022 di Wannenes. Una partecipazione di pubblico sempre più internazionale è valsa una presenza di oltre 43% di stranieri che hanno fruttato il 54% delle entrate del 2022.

Nello specifico ha avuto un considerevole incremento il segmento lusso, trascinato dai dipartimenti di Gioielli & Orologi che insieme hanno realizzato un totale di 7,1 milioni di euro euro (+45% rispetto al 2021) e diverse aggiudicazioni importanti come gli orecchini con zaffiri Kashmir e diamanti, esitati a 1.714.500 euro, o il Rolex Daytona Winner, Ref. 16520, acquistato a 254.000 euro, che ha ottenuto il realizzo più alto mai raggiunto ad oggi per questa referenza.

 

Interesse per l’arte russa

Più stabili gli esiti dei dipartimenti tradizionali, a eccezione di quelli dedicati all’Arte russa e al Realismo sovietico che hanno totalizzato 2.682.707 euro ed ottenuto il secondo miglior risultato al mondo per un’icona: icona greca del XVII secolo raffigurante “Il Compianto” esitata per 775.100 euro. Notevoli soddisfazioni anche per i dipartimenti più consolidati come quelli di Dipinti Antichi e del XIX Secolo che confermano il trend positivo con un realizzo di 4,9 milioni di euro euro e vedono come top lot assoluto le due tele di Bernardo Strozzi raffiguranti “Santa Cecilia” e “Santa Apollonia” che sono state vendute a 275.200 euro.

A questi si affiancano i successi di alcune realtà più recenti come le Auto che sono state protagoniste a Milano AutoClassica dove collezionisti e amatori hanno partecipato numerosi totalizzando un importo complessivo di 1.399.384 euro di vendite e alcuni esemplari di casa Ferrari che superano i 200.000 euro, gli Orologi da Tasca e alla Pendoleria che hanno ottenuto quasi 1.000.000 di fatturato e l‘immobiliare che ha da subito saputo imporsi come una delle realtà più dinamiche del settore.

 

 

“L’anno appena concluso è stato molto soddisfacente. Non solo per i numerosi record price raggiunti dai nostri dipartimenti storici, ma anche per gli ottimi risultati dei dipartimenti più giovani”, afferma Guido Wannenes, ceo di Wannenes casa d’aste. Supportati da questi risultati siamo già operativi per nuove sfide con l’obiettivo di confermare il trend positivo allargando ulteriormente, per il 2023, non solo i settori collezionistici, ma anche la nostra presenza sul territorio. Le vendite online sono ormai la normalità in moltissimi casi, spesso anche le aste un tempo ‘classiche’, dal vivo, si tengono a porte chiuse”.

Resta da capire se si tratta di una tendenza destinata a durare o se, piuttosto, finita la pandemia, si tornerà a un regime prevalentemente in presenza.

“La partecipazione online alle aste ha eliminato i confini e accresciuto la partecipazione del pubblico internazionale, ma anche italiano, snellendo le barriere e agevolando la rapidità di fruizione”, sottolinea Wannenes. “È un cambiamento epocale dal quale non si tornerà indietro e che riguarderà la maggior parte delle aste. A queste si affiancherà una più ristretta cerchia di aste evento per le quali il pubblico continuerà a prediligere la presenza fisica, è il caso ad esempio della nostra asta di Auto dove abbiamo avuto più di 300 presenze in sala”. Il numero uno della casa d’aste segnala la forte crescita dell’Oriente, trascinato da Hong Kong. Seguono i collezionisti europei e quelli dagli Stati Uniti. Il trend che registra la casa d’aste è quindi in linea con l’andamento di mercato e segue le piazze economiche più rilevanti. A chi è in mano il mercato oggi? “A chiunque sia in grado di fare proposte di qualità”, conclude Wannenes.

 

 

Dida per le foto:

 

 

1) BIJOUX

  • Coppia di orecchini con zaffiri Kashmir e diamanti, montature firmate dal gioielliere G. Petochi

Aggiudicati a | Sold for € 1.714.500

 

2) HORLOGERIE

  • Rolex Cosmograph Daytona, “Winner”, ref. 16520, acciaio, 1995 circa

Aggiudicato | Sold for € 254.000

 

8) ASIAN ART

  • Grande piatto concavo in porcellana Celadon, Cina, inizio Dinastia Ming (1368-1644)

Aggiudicato a | Sold for € 275.100

 

10) AUTO E MOTO CLASSICHE

  • 1969 Ferrari 365 GT 2+2

Aggiudicata a | Sold for € 224.250

 

6) WINE & SPIRITS

  • Brunello di Montalcino Riserva 1888, Biondi Santi Tenuta Greppo

Aggiudicato | Sold for € 10.000

 

7) DIPINTI ANTICHI

  • Bernardo Strozzi, Santa Apollonia e Santa Cecilia

Aggiudicate a | Sold for € 275.200

 

9) ARREDI, SCULTURE E OGGETTI D’ARTE

  • Commode in legno laccato e Vernis Martin, Francia, XVIII secolo

Aggiudicata a | Sold for € 87.600

 

12) DESIGN E STILE ITALIANO

  • Ettore Sottsass, credenza mod. MS 120, produzione Poltronova, 1960 circa

Aggiudicata a | Sold for € 47.600

 

 

 

 

 

 

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