La mente del campione: il caso Djokovic

Maria Grazia Rinaldi

Novak Djokovic è considerato uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi. Un giorno, mentre guardava Pete Sampras vincere Wimbledon, si ripromise di essere al suo posto un giorno. Era quello che più desiderava: sollevare il trofeo di Wimbledon sopra la propria testa, ascoltare la folla esultare e sapere di essere diventato il numero uno al mondo. Ha dedicato la sua vita al raggiungimento di  quell’obiettivo.

 

Gli inizi

Ha iniziato a giocare a 4 anni. “Iniziai ad allenarmi in maniera ossessiva.  Non facevo altro che sforzarmi di migliorare le mie prestazioni fisiche e mentali ed è così che sono diventato uno dei tennisti più forti al mondo”, ha ricordato in un’intervista. “Quando mi trovo di fronte a un avversario come Nadal o Federer, lo guardo mentre fa rimbalzare la pallina e si prepara al servizio. Visualizzo la palla che viene verso di me. So che potrebbe seguire una decina di traiettorie diverse e atterrare nello stesso punto del campo trasformandosi in un servizio imprendibile, ma poiché ho visto migliaia di volte quelle traiettorie, sono pronto a reagire”.

 

I valori

Per Novak, l’amore, la famiglia, l’amicizia sono valori importanti. Sull’amore afferma: “E’ qualcosa di cui sono sempre in cerca e che non do mai per scontato perché la vita può capovolgersi da un momento all’altro. Non bisogna mai dimenticare le difficoltà degli altri. Non siamo stati creati per vivere soli su questo pianeta, ma per imparare l’uno dall’altro e rendere il mondo un posto migliore”.

Ha imparato a meditare e questo ha contribuito molto alla sua crescita e benessere. “Ho praticato così tanta meditazione che ormai il mio cervello ha imparato a funzionare meglio anche quando non sta meditando”, ha raccontato.

 

La costanza

Al di fuori dei tornei, si allena sia di mattina, sia di pomeriggio poiché crede che più ci si esercita, più scenari si conoscono e meno sorprese si potranno avere. Si allena costantemente per essere pronto a qualsiasi cosa possa succedere in campo e a questo proposito dice: “L’allenamento trasforma le possibilità in probabilità”.

Djokovic è un campione, e come tale ha vinto numerosi titoli del Grande Slam, tra cui l’Australian Open, Wimbledon e l’US Open. Nel corso della sua carriera  ha affrontato alcune difficoltà fisiche e mentali, ma ha sempre trovato il modo di rimanere motivato e concentrato sui suoi obiettivi a lungo termine.

Novak è la dimostrazione che perseveranza e chiarezza di obiettivi possono portare lontano.

Ma come afferma lui stesso: ”Ogni momento di ogni giorno della mia vita è dedicato a restare il numero uno, quindi esiste solo la disciplina, non c’è spazio per altro.”

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