Le virtù delle vitamine

Roberto Cannataro 

Ritorno su un argomento che ho trattato su queste colonne tempo fa, prima che il Covid-19 cambiasse in modo importante alcune delle nostre abitudini. Ho sempre sottolineato l’importanza dell’unica vitamina della quale, in teoria, saremmo capaci della sintesi endogena, la D. Quest’ultima è salita alla ribalta proprio durante la pandemia, in quanto giustamente si sono utilizzati dosaggi molto elevati con il contagio in corso, grazie alla sua azione benefica per il sistema immunitario, in particolare per alcune linee di globuli bianchi.

 

L’importanza delle dosi

Attenzione però a non fare passare il messaggio di utilizzare le mega dosi, valide durante il contagio, come prevenzione: di più non è mai meglio!

Questa vitamina andrebbe assunta regolarmente specialmente nel periodo invernale, periodo durante il sole è poco presente. Infatti ho scritto in teoria saremmo capaci di sintetizzarla, ma a patto si esporci al sole ogni giorno con almeno il 25% della superfice corporea scoperta. In inverno, a meno di non vivere nei pressi dell’Equatore, questa condizione non si presenta, per cui un’integrazione è necessaria e deve essere continuativa. Io la consiglio almeno da ottobre a maggio con un dosaggio di 1500-200UI al giorno.

 

Riserva negli alimenti

Ultimamente si fa riferimento alla vitamina K, che avrebbe (il meccanismo va ancora ben elucidato) un’azione sinergica con la vitamina D, tanto che molti suggeriscono di integrarle insieme. Ma in realtà non è necessario perché ancora non è ben chiaro se sia mandatorio. E inoltre, al contrario della vitamina D, la vitamina K può essere facilmente reperita negli alimenti.

Dunque sole appena possiamo! Magari su una pista da sci in questo periodo, ma non facciamo mancare questo nutriente importante, non solo per la salute delle ossa, ma anche per il sistema immunitario, l’umore e la regolazione ormonale.

 

 

 

 

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