È l’ora di Verga 1947

Alessia Zorloni

La storica azienda milanese leader nell’orologeria ha festeggiato i 75 anni di attività nel 2022 e lo ha fatto all’insegna dell’espansione retail, con l’opening del suo quarto negozio in Via Capelli. Il nuovo negozio al civico 4, andrà ad affiancare l’attuale store di via Capelli 6, trasformato da poco in un monomarca Patek Philippe. Il 2021 è stato per Verga 1947 il miglior anno dalla nascita della società, con un fatturato di circa 35 milioni di euro. Il 2022 conferma un andamento addirittura migliore, sia a livello di ricavi che di marginalità – ha raccontato a PRIVATE il presidente Umberto Verga,– segno che l’hard luxury non comprende solo prodotti di grande fascino e tradizione, ma beni da investimento.

Il periodo post pandemia ha visto una stagione di crescita per diversi segmenti di investimento nelle aste internazionali tra cui l’alta orologeria: come si spiega questo interesse da parte dei collezionisti?

Il collezionismo di orologi è in forte crescita a livello internazionale e negli ultimi anni si sono registrati risultati incredibili con un notevole aumento delle vendite nel settore del luxury. Gli orologi di lusso sono diventati tra gli oggetti più ambiti dai collezionisti e da coloro che decidono di diversificare il proprio portafoglio di investimenti. Nel tempo si è capito che oltre al piacere di indossarli, gli orologi della propria collezione potevano diventare una vera e propria asset class.

In un contesto internazionale incerto, con la guerra e una possibile recessione nell’eurozona, vi aspettate una fase di rallentamento del mercato?

Anche se il settore sta registrando un rallentamento a seguito della rapida crescita degli ultimi due anni, assistiamo ad una fase in cui il prodotto di qualità sta emergendo. Soprattutto nel mercato vintage i collezionisti sono diventati più selettivi. Mentre per quanto riguarda il moderno la domanda è sempre sostenuta, soprattutto per i modelli di punta. Fino a quando la richiesta sarà maggiore della produzione, come di questi tempi, gli orologi di pregio continueranno ad essere considerati un bene rifugio.

Voi vi occupate sia di orologi nuovi che vintage. Da quando avete affiancato il mercato del “secondo polso”?

L’attenzione per il vintage c’è sempre stata, ma è solo nel 2018 che è stata creata una società indipendente, Verga Vintage. Una scommessa dettata dalla necessità di tenere separati i bilanci di due business che fanno capo a due mestieri completamente diversi. Infatti il mercato degli orologi di secondo polso ha dinamiche non paragonabili a quelle del nuovo, come per esempio il giro d’affari realizzato per circa l’80% da due soli brand, Rolex e Patek Philippe, con il resto spartito tra una miriade di marchi tra cui Audemars Piguet, Omega, Cartier, Heuer, Universal ed Eberhard.

Perché si decide di acquistare un orologio usato?

Tra i motivi principali per l’acquisto di orologi usati ci sono la natura di beni rifugio, il fatto che a volte i prezzi possono essere inferiori a quelli di modelli nuovi, ma soprattutto il desiderio di trovare e acquistare pezzi unici, che non vengono più prodotti. Infine, i tempi di consegna dilatati per i nuovi modelli come Rolex o Patek Philippe spingono spesso i clienti a considerare modelli vintage o da collezione.

Oltre ai marchi di riferimento Rolex e Patek quali sono gli altri brand che hanno visto una crescita in particolare nel secondo polso?

L’interesse per gli orologi pregiati è cresciuto notevolmente negli ultimi anni e con ciò anche i gusti si sono evoluti. Il mercato ha premiato maggiormente i segnatempo sportivi che possono essere indossati dalla mattina alla sera. I modelli sportivi di Patek Philippe quali il Nautilus con le sue principali referenze 5712 e 3700 e l’Aquanaut, hanno visto una crescita di valore di oltre il doppio negli ultimi tre anni. Per quanto riguarda le marche e modelli da tenere sotto occhio, specialmente nel mondo del secondo polso, dove si ricercano forme particolari e dettagli pregiati, i brand significativi sono vari come Cartier, Vacheron Constantin, Audemars Piguet e tutto il settore dell’orologeria indipendente. Tra questi segnalo F.P Journe che è diventato molto popolare tra i collezionisti negli ultimi tempi. Si tratta di un brand con un’estetica distintiva che i collezionisti trovano attraente. Anche Cartier vintage è in crescita. Negli ultimi due anni c’è stato un numero più elevato di Cartier vintage sul mercato che ha generato entusiasmo e forti vendite come il Cartier Crash o altri modelli di Cartier London. Infine Tudor ha visto una crescita di interesse negli ultimi anni.

Quali sono le regole da seguire quando si acquista un orologio?

Per noi vale la regola chiave di acquistare ciò che piace e di affidarsi ad un professionista per farsi consigliare e ottenere informazioni dettagliate sull’acquisto desiderato. I fattori chiave da considerare per un orologio di secondo polso sono le condizioni dell’orologio, la sua rarità e la sua provenienza.

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