Banche, Credit Suisse: prosegue la fuga di capitali

Dal report trimestrale di Credit Suisse emerge un deflusso di capitali pari a 61,2 miliardi di franchi. Dati che certamente non stupiscono, visto l’epilogo del 19 marzo scorso con l’acquisizione lampo da parte di Ubs con la mediazione del Consiglio federale. Come riportato dal sito web della Rsi, i deflussi di capitali nel dettaglio, avevano raggiunto i 123,2 miliardi di franchi nel 2022, di cui 110,5 miliardi nel solo quarto trimestre.

Tuttavia, i risultati finanziari della seconda banca svizzera per i primi tre mesi dell’anno sono fortemente influenzati dall’imminente fusione con Ubs: la cancellazione degli strumenti AT1 ordinati nel contesto del salvataggio di Credit Suisse ha infatti portato un utile di 12,4 miliardi di franchi. Nei primi tre mesi, l’istututo ha comuque registrato una perdita ante imposte di 1,3 miliardi di franchi, una cifra maggiore rispetto all’intervallo previsto dagli analisti tra 700 milioni e 1 miliardo.

Alla fine del 2022, la banca in difficoltà aveva un patrimonio in gestione di circa 1.290 miliardi di franchi, mentre il patrimonio di Ubs ammontava a 3.960 miliardi. Dopo il primo trimestre 2023 gli asset in gestione di Credit Suisse sono scesi a 1.252,6 miliardi di franchi.

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