Il private banking italiano pronto a superare i livelli del 2021

La resilienza durante i mesi più difficili dei mercati finanziari crea le condizioni per nuovi record del private banking italiano. Secondo le previsioni di Aipb, gli asset affidati agli operatodi del settore  dovrebbero attestarsi a 1.047 miliardi di euro a fine anno, sopra i livelli del 2021 e. Il ritorno alla crescita del settore sarà molto più consistente rispetto agli altri operatori del sistema (+5,3% contro 1,8%) grazie alla maggiore capacità di attrarre nuova raccolta (+33 miliardi contro +23 degli altri operatori) e di cogliere le opportunità di investimento nei mercati (+2,0% la rivalutazione della ricchezza gestita dal pb vs 0,8% degli altri operatori).

I dati sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa organizzata a margine dell’assemblea annuale del settore. Il presidente Andrea Ragaini ha sottolineato la grande capacità di tenuta del settore nel corso del 2022. Di fatti, a fronte di un effetto mercato negativo per il 10,5%, vi è stata una raccolta  netta in crescita del 4% (contro il +1,7% degli altri operatori), con il patrimonio gestito che ha chiuso lo scorso anno a quota 994 miliardi di euro, in flessione rispetto ai 1.037 miliardi di fine 2022, ma 45 miliardi in più se il confronto viene fatto con le previsioni dello scorso ottobre.

Tornando alle prospettive, Aipb si attende un proseguimento del  percorso di ricomposizione dei portafogli del private Banking, riducendo l’accumulo di liquidità in misura maggiore rispetto agli altri operatori, soprattutto a favore della raccolta amministrata. La risalita dei rendimenti obbligazionari ha riaperto opportunità di rendimento su un comparto storicamente apprezzato dalle famiglie italiane, cioè i titoli obbligazionari (specialmente titoli di stato). Anche sulla raccolta gestita (fondi e gestioni patrimoniali) si prevede una crescita maggiore rispetto agli altri operatori grazie all’importante contributo dell’effetto mercato.

“Siamo all’interno di un sentiero stretto che fin qui ha retto e questo crea le condizioni per un moderato ottimismo, complice la grande fiducia evidenziata dai clienti italiani verso il settore”, ha aggiunta Ragaini.

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