“Il regime dei neo-residenti”, commenta Longo, “è andato ad affiancarsi ad altri regimi di favore già previsti dall’ordinamento tributario volti ad attirare o riportare nel nostro Paese altre categorie di contribuenti (docenti e ricercatori, lavoratori impatriati, pensionati). I numeri stanno oggettivamente dimostrando che questo regime funziona, avendo portato al radicamento in Italia di circa 2 mila nuclei familiari ad alta capacità reddituale e patrimoniale, con ricadute positive per l’economia reale in termini di investimenti e consumi, anche derivanti dalla creazione di veicoli societari a seguito del trasferimento in Italia”. “Non dimentichiamo che in Italia su 41,5 milioni di contribuenti solo lo 0,3% versa un’Irpef superiore ai 100mila euro”.