Banca Profilo verso Twenty First Capital

Si avvia verso una definizione la vicenda Banca Profilo, da tempo messa sul mercato da Arepo, la holding d’investimenti di Sator. Dopo vari abboccamenti, rimasti tuttavia tali per la mancanza di un accordo sul prezzo, la private bank ora viaggia verso  Twenty First Capital, società di gestione francese di fondi di investimento alternativi.

Le parti hanno raggiunto un accordo vincolante condizionato per la compravendita di un numero di azioni di Banca Profilo detenute da Arepo rappresentative del 29% del capitale sociale al netto delle azioni proprie. L’impegno dell’acquirente è subordinato alla circostanza che Arepo concluda accordi per la compravendita di almeno un ulteriore 22% del capitale sociale della stessa, con investitori terzi da individuarsi, tra soggetti strategici e finanziari, a cura di Arepo ed a condizioni e termini reputati soddisfacenti dalla stessa Arepo.

Sator era entrato nell’azionariato di Banca Profilo nel 2009, sottoscrivendo un aumento di capitale riservato da 70 milioni, segnando la prima volta di un fondo di private equity che interveniva per salvare una banca italiana in crisi.

Dopo un profondo risanamento, la private bank ha chiuso il 2022  con l’utile netto consolidato a 11,1 milioni (più 18%, al netto della plusvalenza dalla cessione della Banque Profil de Gestion avvenuta nel 2021), ricavi in crescita del 6,2%, risultato operativo in aumento del 9,6%, raccolta totale della clientela a 5,6 miliardi (meno 3,7%) con raccolta netta positiva del private banking per 173 milioni.

Il prezzo complessivo della compravendita delle azioni oggetto di cessione a Tfc è di 50,4 milioni di euro, pari a una valorizzazione della private bank di circa 180 milioni di euro p

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