Mediobanca-Delfin, fumata nera per l’accordo sul cda

Il dialogo in corso tra il cda di Mediobanca e il suo principale azionista, la Delfin della famiglia Del Vecchio, appare piuttosto difficoltoso. Come riporta La Repubblica, la lista del cda va presentata entro il 15 settembre, ma i lavori per la sua formazione sembrano procedere a rilento, mettendo questa data in forte rischio.

Secondo fonti vicine a Mediobanca, pare infatti che il cda avrebbe proposto a Delfin una collaborazione basata su due prerequisiti, ovvero che smetta di fare l’azionista attivista e che condivida il piano triennale.
Da parte sua Delfin nega di aver svolto la parte dell’attivista, e resta in attesa di una proposta per un pacchetto di almeno 5 consiglieri, con la possibilità di indicare anche un presidente che vada bene a entrambe le parti.

In questa situazione di empasse, la cosa più probabile è che venga presentata una lista del cda per la maggioranza, e che Delfin presenti a sua volta una lista di minoranza cosiddetta “lunga”, composta da più di 5 nomi e che avrebbe diritto a inserirli tutti nel caso risultasse la prima per numero di voti presi in assemblea. In uno scenario del genere, tutti i componenti della lista di minoranza verrebbero eletti, poi quelli della lista del cda di maggioranza e infine quelli della seconda lista di minoranza, in caso venisse presentata.

In caso di mancato accordo, la partita potrebbe concludersi con una nuova sfida all’ultimo voto nell’assemblea Mediobanca in programma il 28 ottobre.

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