Consulenza, gli Hnwi diventano più esigenti

Vito Andreola

 

L’andamento negativo delle principali asset class ha inciso pesantemente sui patrimoni della clientela Hnwi globale, che nel 2022 ha messo a segno il peggiore ribasso dell’ultimo decennio. È quanto emerge dal World Wealth Report 2023, condotto da Capgemini su 71 mercati (Italia inclusa), che rappresentano più del 98% del reddito nazionale lordo globale e il 99% della capitalizzazione dei mercati azionari mondiale.

 

Focus sulla sostenibilità

Il numero di High Net Worth Individual a livello globale è sceso del 3,3% a 21,7 milioni nel 2022, mentre il valore della loro ricchezza è diminuito del 3,6% a 83.000 miliardi di dollari. Il report rivela che si tratta del calo più netto registrato negli ultimi dieci anni (2013-2022), causato dall’incertezza geopolitica e macroeconomica.

Il Nord America ha registrato la contrazione della ricchezza più marcata (-7,4%), seguito dall’Europa (-3,2%). Africa (+1,6%), America Latina (2,1%) e Medio Oriente (1,5%) hanno mostrato un certo grado di resilienza, registrando nel 2022 una crescita della ricchezza.

Anche se solo il 23% degli Hnwi ha dichiarato che i maggiori rendimenti ottenuti sono stati generati da asset legati ai fattori Esg, questo segmento continua a manifestare interesse per i prodotti sostenibili, con il 41% degli intervistati che considera come priorità assoluta gli investimenti con un impatto Esg.

 

Transizione digitale da completare

Il 40% dei relationship manager intervistati ha affermato di aver bisogno di un maggior numero di dati per comprendere l’impatto Esg e quasi uno su due ha dichiarato che maggiori informazioni in ambito sostenibilità sono indispensabili per supportare i clienti in modo efficace.

Secondo il report, l’attuale mancanza di strumenti digitali impedisce da un lato ai relationship manager di offrire servizi di consulenza finanziaria tempestivi e a valore aggiunto, dall’altro incide sui loro profitti. In media, solo un dirigente su tre ritiene che la propria azienda presenti maturità digitale end-to-end. Inoltre, il 45% ha affermato che il cost per relationship manager sta aumentando, soprattutto a causa delle carenze nella catena del valore della ricchezza.

Il 56% degli intervistati Hnwi ha dichiarato che i servizi a valore aggiunto sono rilevanti nel momento in cui devono scegliere una società di wealth management, ma solo uno su due si è dichiarato soddisfatto delle competenze del proprio wealth manager in termini di erogazione di tali servizi.

Quasi il 31% probabilmente cambierebbe il proprio wealth manager nei prossimi 12 mesi.

 

Le sfide per il wm

Dal report si evince inoltre che, ad oggi, ampliare il bacino dei potenziali clienti in ambito wealth management è una prerogativa per contribuire alla crescita a lungo termine del settore. Il settore degli affluent, cioè quegli individui benestanti con un patrimonio investibile dai 250 mila al milione di dollari, rappresenta attualmente una nuova frontiera, dal momento che questa popolazione continua a crescere in termini di dimensioni e peso finanziario. A livello regionale, il Nord America (46%) e l’Asia-Pacifico (32%) detengono la quota maggiore di affluent in termini di valore della ricchezza e di dimensioni della popolazione a livello globale. Nonostante il patrimonio di quasi 27mila miliardi di dollari (quasi il 32% del patrimonio totale degli HNWI), il 34% delle aziende non sta esplorando questo segmento.

La maggior parte degli affluent (71%) è interessata a richiedere servizi di wealth advisory alla propria banca nei prossimi 12 mesi. Per mantenere bassi i costi operativi e offrire al contempo le competenze richieste da questo segmento, la strada da percorrere sarà quella della personalizzazione abilitata dalla tecnologia.

 

Cambio di mentalità necessario

“Le società di gestione patrimoniale si trovano a un punto di svolta critico poiché il macroambiente sta imponendo un cambiamento nella mentalità e nei modelli di business per guidare una crescita sostenibile dei ricavi. L’agilità e l’adattabilità saranno caratteristiche fondamentali per le persone che dispongono di un patrimonio netto elevato, in quanto la loro attenzione è orientata alla conservazione della ricchezza. Per rimanere rilevante, il settore dovrà rafforzare il valore, responsabilizzare i responsabili delle relazioni e sbloccare nuove opportunità di crescita”, sottolinea Dario Patrizi, financial services director di Capgemini in Italia. “Il loro successo sarà legato alla risoluzione dei problemi relativi all’immaturità digitale nella catena del valore della ricchezza”.

 

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