Mediobanca alle prese con le richieste di Delfin

MF riporta indiscrezioni riguardanti le richieste avanzate da Delfin in vista del rinnovo del CdA di Mediobanca previsto per il 28 ottobre.

Secondo l’articolo, in caso di mancato accordo, Delfin prevede di presentare una lista di minoranza che potrebbe essere depositata senza autorizzazione BCE.

Le richieste di Delfin includono il rinnovo di almeno dieci dei 15 membri del CdA, con un focus sulla qualità più che sulla quantità, e visto che la maggioranza dei membri del CdA ha già alle spalle più di un mandato ed è spesso il risultato di vecchi assetti azionari.

Inoltre, Delfin chiede un presidente di alto livello e condiviso per la banca. Il CdA uscente sta lavorando per garantire la continuità di gestione e la diversità di esperienze e competenze tra i consiglieri. Si richiede l`assenza di amministratori con conflitti di interesse e limitazioni sugli azionisti di gruppi bancari. Sarà importante monitorare l’andamento della strategia adottata da Delfin e Caltagirone nelle prossime settimane, soprattutto in merito alla composizione del Board che possa assicurare stabilità nella governance.

“Ribadiamo la nostra view, ovvero che la conferma dell’attuale management rappresenta un elemento cruciale per garantire la stabilità nella governance e mantenere la concentrazione sul business, senza azioni di disturbo a livello di CdA. Inoltre, le richieste avanzate da Delfin non sembrano coerenti con la posizione di investimento finanziario. Il titolo ha avuto una buona performance da inizio anno (+35%) e tratta ora a 8.8x il P/E 2024 stimato”, commentano gli analisti di Equita.

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