Questa tendenza è stata più forte in EMEA, con il 67% degli intervistati che ha indicato questa riallocazione sull’obbligazionario come la più significativa di sempre.
Dal sondaggio emerge inoltre come, con una recessione ampiamente prevista ma che deve ancora materializzarsi, i portafogli mark-to-market hanno visto un rimbalzo da inizio anno dopo le perdite dello scorso anno. EMEA, insieme all’America Latina, ha registrato il maggior numero di intervistati che hanno ottenuto guadagni in questo ambito, mentre altre regioni hanno mostrato un calo.
La regionalizzazione degli investimenti resta poi molto forte: il 47% degli investimenti effettuati dai family office in EMEA è rimasto nella region, e la parte più significativa (44%) specificamente in Europa. In Nord America è accaduto più o meno lo stesso.
Gli intervistati nell’area EMEA hanno poi fatto riferimento al conflitto tra Russia e Ucraina quale loro principale preoccupazione (52%). Segue l’inflazione (45%).
La tecnologia è stato il settore più popolare per gli investimenti diretti in tutte le regioni ad eccezione dell’America Latina, dove c’era una preferenza per il settore immobiliare (57% contro 43%). Un’altra disparità rilevata è nella propensione verso il settore dell’assistenza sanitaria. In EMEA, il 58% dei family office ha indicato il settore tra i primi tre di proprio interesse, rispetto al 56% dei family office in Asia Pacifico e al 26% dei family office in Nord America.