Nonostante le incertezze macroeconomiche degli ultimi tempi, lo Ski Property Report di Knight Frank registra un incremento dei prezzi delle case di montagna, e in particolare degli chalet di lusso. In particolare, le quotazioni delle case sulle piste da sci sono aumentati in media del 4,4% tra giugno del 2022 e lo stesso mese di quest’anno. Fatta eccezione per gli anni della pandemia, si tratta del tasso di crescita più elevato degli ultimi 9 anni.
Rossocrociato al vertice
In testa per il secondo anno di fila la Svizzera, con tre città della parte tedesca: Klosters (16%), Davos (13%) e Andermatt (9%). Spingono i prezzi verso l’alto le poche case sul mercato e i miglioramenti infrastrutturali. Chamonix mantiene il primato per le Alpi francesi, con un incremento dei prezzi degli immobili del 7%. Si tratta di una vera e propria località chiave per il turismo montano, con una popolazione che varia dai 10mila ai 130mila abitanti durante l’alta stagione, in grado di attrarre un ampio target di visitatori tutto l’anno, dagli sciatori agli appassionati di mountain bike.
Per quanto riguarda invece il mercato montano del Colorado, Aspen e Snowmass si mostrano abbastanza stabili in termini di transazioni e prezzo medio al metro quadro, fatta eccezione per il segmento al di sotto dei 10 milioni di dollari, che ha visto un calo delle vendite del 31% su base annua e una diminuzione dei prezzi del 9%. Tra gennaio e agosto 2023, le vendite al di sopra dei 10 milioni di dollari hanno invece rappresentato il 39% del totale.
Preferenza a chi offre esperienze variegate
In ogni caso, nel 2023, le località in alta quota (ad esempio St. Moritz, Val d’Isère e Courchevel 1850) e quelle aperte tutto l’anno (come Chamonix e Verbier) hanno registrato le performance migliori. Gli acquirenti, oltre a privilegiare località con un’offerta più ampia di attività, hanno “allungato” la stagione sciistica, come dimostrano i dati della Compagnie du Mont-Blanc, che rivelano che circa il 40% dei ricavi degli impianti di risalita di Chamonix è stato realizzato da maggio a ottobre, e quelli degli uffici turistici locali di Crans-Montana, dove il 44% dei pernottamenti nel 2022 è avvenuto nei mesi estivi. Oltre alle molteplici offerte sportive, anche i festival di musica, arte, gastronomia e yoga stanno trainando la domanda degli investitori.
Il segmento “wellness” rimane inoltre fondamentale per attirare i visitatori delle Alpi. Secondo Grand View Research, il mercato globale del turismo del benessere dovrebbe raggiungere 1.02 trilioni di dollari entro il 2030. Dal nuovissimo Six Senses di Crans Montana al lussuoso Four Seasons di Megève, i visitatori dei brand di lusso montani rimangono clienti fidelizzati.
Salgono gli acquisti per investimento
Nell’ambito del report è stato inoltre condotto inoltre lo Ski Sentiment Survey, con le opinioni di oltre 320 clienti dell’agenzia immobiliare Knight Frank dislocati in 34 paesi e territori. Secondo il sondaggio, aumentano sia gli acquirenti alla ricerca di una casa per sciare, che coloro che desiderano una base semplicemente per godersi la montagna. Inoltre, il 52% degli intervistati è alla ricerca di una seconda casa che intende affittare, rispetto al 48% dello scorso anno. Tra le ragioni che guidano la scelta di un’immobile, il 72% degli intervistati afferma quanto sia importante la resilienza delle località sciistiche e il 78% pone l’accento sull’energetica dell’immobile, anche se solo il 28% sarebbe disposto a pagare un sovrapprezzo per un’abitazione di questo tipo.
La sostenibilità rimane un tema chiave per le Alpi francesi e svizzere, che stanno adottando sempre più misure in risposta ai cambiamenti climatici. Diversi resort, come quelli di Portes du Soleil e delle Quattro Valli, si stanno collegando tra di loro per offrire l’accesso multi-pass, creando comprensori sciistici più ampi che consentono agli sciatori di accedere a più piste. A livello infrastrutturale, vi è un incremento della scelta delle energie rinnovabili, per alimentare gli impianti di risalita e i cannoni da neve. L’energia solare è ormai un punto fermo delle strutture pubbliche e gli autobus elettrici sono la norma in località come Verbier e Val d’Isère.
Kate Everett-Allen, head of global residential research Knight Frank, ha sintetizzato così l’esito dello studio: “Le sfide che attendono le località sciistiche sono evidenti: i cambiamenti climatici, la necessità di rivedere le infrastrutture e le rigide norme di pianificazione. Siamo di fronte a un mercato in continua evoluzione, che attira sempre più acquirenti da lontano (da Asia e Medio Oriente) e dall’Europa meridionale, anche a causa della crisi climatica che spinge diversi proprietari di seconde case a spostarsi verso nord”.
Lo Ski Property Index di Knight Frank:
Resort | Variazione di prezzo (%) * |
Klosters, Switzerland | 15.7 |
Davos, Switzerland | 12.6 |
Andermatt, Switzerland | 9.3 |
Nendaz, Switzerland | 8.3 |
St. Moritz, Switzerland | 7.2 |
Chamonix, France | 6.8 |
Courchevel 1850, France | 6.6 |
Villars-sur-Ollon, Switzerland | 6.6 |
Val d’Isère, France | 5.3 |
Morzine, France | 4.8 |
Les Gets, France | 3.5 |
Megève, France | 3.2 |
Méribel, France | 3.1 |
Méribel Village, France | 2.7 |
Verbier, Switzerland | 2.5 |
Crans-Montana, Switzerland | 2.5 |
Courchevel Village (1550), France | 1.2 |
Gstaad, Switzerland | 1.2 |
Kitzbuhel, Austria | 1.1 |
Courchevel Moriond (1650), France | 0.9 |
Zermatt, Switzerland | 0.5 |
St-Martin-De-Belleville, France | 0 |
Grimentz, Switzerland | 0 |
Champery, Switzerland | 0 |