Falsi e truffe nel mondo dell’arte

Alessia Zorloni e Isabel Poma

 

Le opere d’arte possono svolgere la funzione di collateral di operazioni finanziarie, consentendo ai collezionisti di generare liquidità pur senza privarsi delle stesse. Si chiama art lending ed è un servizio offerto da alcune banche e da operatori specializzati. Il meccanismo è semplice: il collezionista riceve un prestito sulla base delle opere che possiede e che vengono date a garanzia del debito contratto. In caso di mancato assolvimento degli obblighi di restituzione, l’istituto che ha erogato il finanziamento potrà procedere con la vendita al fine di recuperare l’importo prestato. Questa premessa per introdurre il caso di Inigo Philbrick, un giovane e talentuoso mercante d’arte che è condannato per aver sottratto a decine di clienti una cifra da capogiro, 86 milioni di dollari, attraverso una serie di operazioni legate all’art landing e all’art flipping.

Il caso

Gallerista e mercante, Inigo Philbrick (1987) ha già una certa reputazione e notorietà nel settore dell’arte, quando nel 2020 viene arrestato dall’FBI con l’accusa di frode telematica. Dopo essere stato incarcerato per quasi un anno e mezzo, si scoprì che era coinvolto in varie pratiche fraudolente tra cui la vendita di quote di opere d’arte con richieste che a volte superavano il 100%; l’utilizzo delle opere d’arte come garanzia per ottenere finanziamenti all’insaputa dei proprietari; e la creazione di documenti falsi in grado di gonfiare il valore delle opere d’arte. Molte furono le vittime coinvolte e truffate, tra cui il collezionista Aleksandar Pesko, il tedesco Daniel Tümpel e sua moglie Loretta Würtenberger che dal 2014 al 2019 investirono oltre 13 milioni di dollari in quote di opere d’arte di artisti come Yayoi Kusama, Christopher Wool, e Rudolf Stingel.  

 

L’ascesa

Inigo Philbrick nasce e cresce nel Connecticut, circondato dall’arte: sua madre è un’artista e il padre è un direttore di museo. Studia arte alla Goldsmith a Londra e subito dopo inizia a lavorare per Jay Jopling, il più importante gallerista d’Inghilterra. Giovane e sveglio, a 32 anni apre la sua galleria che inaugura con mostre di artisti come Joe Bradley e Sterling Ruby. Ben presto impara a muoversi con destrezza nel mercato dell’arte, specializzandosi nel flipping: raccoglie quote dagli investitori per finanziare l’acquisto di opere d’arte che vengono rivendute rapidamente per generare un profitto da distribuire.

 

Le vittime

Nel 2016 Philbrick convince l’amico Aleksandar Pesko, un finanziere serbo-inglese, a comprare, per 3,35 milioni di dollari, il 50% di “Untitled”, un dipinto di Rudolf Stingel che ritrae Pablo Picasso. Secondo il mercante è un ottimo investimento e di lì a poco e le sue quotazioni aumenteranno. Nello stesso anno, replica l’operazione con la Fine Art Partner (FAP), società di art advisory di Daniel Tümpel e Loretta Würtenberger. Philbrick suggerì loro di acquistare l’altro 50% per 7,1 milioni di dollari. Successivamente, il mercante ipotecò l’intera opera alla Guzzini Properties, senza comunicarlo ai proprietari, incassando 6 milioni di dollari. Nel 2019, quando il dipinto di Rudolf Stingel fu venduto tramite Christie’s, i titolari dell’opera scoprirono, con stupore, che la documentazione fornita da Philbrick era falsa. Tümpel citò in giudizio Philbrick, aprendo così le porte ad altre azioni legali contro il mercante per aver truffato molteplici collezionisti. Quest’evento svelò una truffa più ampia in cui Philbrick avrebbe accumulato fino a 20 milioni di dollari in prestiti garantiti da opere d’arte che, in realtà, non possedeva.

 

La condanna

Nel maggio 2022 Philbrick viene condannato dal tribunale di New York a scontare 7 anni in carcere, 2 di libertà vigilata e a pagare un risarcimento di 86 milioni di dollari per frode finanziaria e furto d’identità ai danni di collezionisti, prestatori e finanziatori. Robert Newland, suo socio e consulente finanziario, viene condannato l’anno successivo ad un anno e otto mesi di carcere, 2 di libertà vigilata e a pagare 67,5 milioni di dollari di risarcimento.

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