Champagne, Bordeaux, Toscana e Piemonte: le regioni che trainano il mercato dei fine wines

Di Giacomo Nicolella Maschietti

Passione, piacere, investimento. Il settore dei vini pregiati e dei suoi appassionati continua a registrare un interesse globale e diffuso nonostante le complesse congiunture economiche. Quella che soltanto qualche decennio fa poteva essere considerata una semplice passione oggi corrisponde, se indirizzata a dovere, ad un interessante strumento d’investimento. Il tutto a patto che le bottiglie siano di annate corrette e in buone condizioni. I nomi in auge da qualche lustro sono sempre gli stessi, ma non manca qualche gradita sorpresa. Il 2024 è stato un anno sostanzialmente interlocutorio per i vini alle aste, la flessione del primo semestre è probabilmente stata recuperata nei mesi successivi (i report più accreditati devono ancora uscire), grazie a buone performance di etichette ed annate considerate sicure. In Francia, per cominciare dai più forti, la campagna En Primeur di Bordeaux ha evidenziato una riduzione dei prezzi medi fino al 40% rispetto all’annata precedente (Osservatorio eWibe), a causa di valutazioni meno favorevoli da parte della critica enologica. Questo ha stimolato una maggiore domanda sul mercato secondario per annate precedenti, considerate migliori e con prezzi più competitivi. Negli Stati Uniti, storicamente ottimo mercato anche per le nostre etichette, i grandi vini rossi italiani hanno mostrato performance positive, con un incremento delle vendite nel segmento dei vini di lusso tra gennaio e agosto 2024. Resterà da vedere come si metteranno le cose con l’avvento di Trump e dei tanto paventati dazi doganali. Questo trend recente evidenzia comunque una crescente apprezzamento per le cantine italiane di alta gamma nel mercato statunitense. In un contesto ormai completamente condiviso non pensiamo dunque soltanto a Europa o Stati Uniti: è impossibile non menzionare la piazza di Hong Kong, quella che fa registrare i volumi maggiori dal 2008 per la nota tassazione agevolata sugli alcolici alle aste. In definitiva, le opportunità migliori si possono cogliere direttamente dal divano di casa propria. La variabilità delle performance tra le diverse regioni e l’oscillazione dei prezzi suggeriscono pertanto la necessità di un’attenta analisi, per orientare gli investimenti in questo settore. Private ha interpellato Luca Giordana, Direttore Dipartimento Wine & Spirits della casa d’Aste Wannenes, per cercare di fare il punto sull’anno che si è appena chiuso e per intuire i possibili trend futuri.

Quali sono le principali tendenze che prevede per il mercato dei vini di pregio nel 2025? Ci sono regioni o produttori che potrebbero registrare performance particolarmente interessanti per gli investitori?

Per molti anni, i vini che hanno garantito una regolare aumento di valore nel tempo sono stati esclusivamente i vini francesi e prevalentemente quelli provenienti dalle regioni di Bordeaux, Borgogna, Champagne e Valle del Rodano. Oggi i brand più noti ed importanti di queste zone continuano a garantire ottimi rendimenti, ma anche l’Italia è sempre più protagonista nelle aste e nel mercato dei collezionisti. Le aziende più blasonate provenienti soprattutto da Piemonte e in Toscana ’Italia hanno dimostrato di poter proporre vini di ottima qualità capaci di incrementare il loro valore nel tempo e attirare l’attenzione degli investitori.

Quali sono stati i lotti di vino più performanti nelle ultime aste di Wannenes, e cosa li ha resi così attraenti per i collezionisti e gli investitori?

Nella top list delle etichette che hanno performato meglio all’interno delle aste Wannenes, dominano i vini francesi. In testa i Grand Cru di Borgogna: Romanee-Conti, Montrachet, Musigny, Richebourg, Echezeaux, La Tache. A questi si aggiungono Petrus e i premier Cru della zona di Bordeaux. Ottimi risultati sono stati ottenuti anche su Champagne e Sauternes. Tra le etichette italiane hanno registrato ottimi risultati i Barolo e Barbaresco di produttori come Giacomo Conterno, Bruno Giacosa, Gaja, oltre alle etichette toscane più ricercate, quali Sassicaia, Tignanello, Masseto, Ornellaia e Solaia.

La crescente attenzione verso i vini biologici e biodinamici sta influenzando il mercato delle aste? Come si posizionano questi vini rispetto ai grandi classici come Bordeaux e Borgogna?

Nel mercato delle aste questo aspetto è ancora marginale, anche se nel mondo del vino il tema della sostenibilità sta diventando sempre più importante, anche per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici. Investire in pratiche più sostenibili per proteggere l’ambiente e mantenere la produzione di qualità non è semplice e soprattutto non è sempre economicamente vantaggioso. Spesso le piccole aziende faticano a investire in sostenibilità, ma la cultura sta crescendo e sempre più realtà scelgono di adottare pratiche sostenibili che daranno i loro frutti, anche in termini economici, sul lungo periodo.

In che modo la geopolitica e l’andamento economico globale stanno influenzando il mercato dei vini di lusso? Quali strategie suggerirebbe agli investitori per navigare le incertezze del prossimo anno?

Le recenti crisi mondiali e le conseguenti instabilità ed incertezze politiche ed economiche hanno sicuramente orientato i collezionisti e verso investimenti stabili e conservativi, in grado di mantenere il loro valore, assicurando al collezionista la garanzia del proprio investimento. Per questo motivo, negli ultimi anni si è registrato un aumento generale di richieste e quindi di prezzo su vini di fama mondiale e di altissimo livello economico e qualitativo, in grado di rassicurare il collezionista.

Qual è il ruolo delle aste online e delle piattaforme digitali nella crescita del mercato dei vini di pregio? Ci sono progetti innovativi che Wannenes sta sviluppando in questa direzione per il 2025?

Le aste online negli ultimi anni hanno ampliato il bacino di utenti, influendo positivamente sugli ottimi risultati ottenuti dalle case d’asta. Le aste battute su piattaforma digitale hanno reso maggiormente accessibili bottiglie di pregio ad appassionati provenienti da tutto il mondo, a piccoli collezionisti e rivenditori indipendenti, che in questo modo hanno alimentato e ravvivato il mercato.
Nel 2025 il dipartimento Wine&Spirits di Wannenes proporrà sia aste in modalità web-live, ossia battute in diretta e trasmesse online sia sulla nostra che su altre piattaforme collegate, che aste in modalità web dove sarà possibile monitorare i lotti e piazzare offerte per diversi giorni prima di giungere all’aggiudicazione.

 

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