Alessandro Scalici
Quando si parla di strappi muscolari alla coscia, specialmente nella parte posteriore (quelli che sentiamo “tirare” dietro), ci si riferisce a un infortunio molto comune, soprattutto per chi fa sport che richiedono scatti e corse veloci. Questi muscoli, chiamati ischiocrurali, sono tre e aiutano a piegare la gamba e a muovere l’anca. Farsi male a questi muscoli può fermare un atleta per un bel po’ e, purtroppo, il rischio di farsi male di nuovo è abbastanza alto. Per questo, è importante capire bene cosa fare per guarire bene e non ricaderci.
Come capire cos’è successo
Di solito, uno strappo alla coscia si sente come una fitta improvvisa dietro la gamba, magari durante uno scatto o un movimento brusco. Subito dopo, la zona fa male, si sente tirare quando si prova a stendere la gamba o a piegarla contro resistenza, e toccando il muscolo si sente dolore. A volte, la gamba fa fatica a fare il suo lavoro, e può diventare difficile anche solo camminare.
Valutare la gravità
Gli esperti dividono gli strappi in tre livelli, a seconda di quanto è grave il danno al muscolo:
- Grado 1 (leggero): Solo qualche fibra muscolare si è lesionata. Il dolore è piccolo, si sente un po’ tirare, magari un crampo. Allungare il muscolo o usarlo fa un po’ male, ma non troppo. La gamba è un po’ rigida dopo l’attività, ma la forza non è molto diminuita.
- Grado 2 (medio): Più fibre muscolari si sono rotte, ma il muscolo non è completamente spezzato. Il dolore è più forte e copre una zona più ampia. Allungare o usare il muscolo fa più male. La gamba è rigida, si sente debole e a volte possono comparire lividi. Camminare, soprattutto nei primi giorni, può essere difficile.
- Grado 3 (grave): Il muscolo si è rotto completamente. C’è molto gonfiore e spesso si vede un livido grosso. Toccando la zona, a volte si sente come un buco nel muscolo. Camminare è molto difficile o impossibile.
Se si pensa di avere uno strappo di Grado 3, è meglio farsi vedere subito da un medico.
Come capire se si sta migliorando
Per capire se la riabilitazione sta andando bene, i fisioterapisti usano diversi metodi:
- Misurano quanto sono forti i muscoli della coscia che piegano il ginocchio, usando degli strumenti appositi.
- Vedono quanto si riesce a stendere la gamba tenendo l’anca piegata, per capire se il muscolo dietro è ancora troppo corto.
- Controllano quanto è grande la zona dolorante al tatto e dove si trova rispetto all’osso del sedere.
- Osservano come si muove il corpo quando si fanno gesti normali, come camminare o piegarsi.
- Usano dei test per vedere come si riesce a camminare, correre e scattare.
- A volte, fanno compilare dei questionari per capire come la lesione influisce sulla vita di tutti i giorni.
Quanto tempo per tornare a giocare?
Per capire quando si potrà tornare a fare sport, si guardano diverse cose: quanto è forte il muscolo, quanto dolore si sentiva all’inizio, quanti giorni ci sono voluti per camminare senza dolore e quanto era grande la zona dolorante all’inizio.
Cosa fare per guarire
La cosa più importante per guarire da uno strappo è seguire un programma di riabilitazione fatto apposta. Questo programma di solito include:
- Esercizi eccentrici: sono esercizi in cui il muscolo si allunga mentre si contrae. Sono molto importanti per far guarire bene il muscolo. Vanno fatti piano piano, senza sentire troppo dolore.
- Stretching: per allungare delicatamente il muscolo e farlo tornare elastico.
- Rafforzamento: per rendere il muscolo di nuovo forte, con esercizi sia normali che eccentrici.
- Esercizi di stabilità: per aiutare i muscoli intorno a lavorare meglio insieme.
- Esercizi di agilità: per riabituare il corpo a muoversi velocemente e cambiare direzione.
- Corsa progressiva: si inizia a correre piano piano e si aumenta la velocità e la distanza gradualmente.
- A volte, si usano anche dei trattamenti per aiutare a ridurre il dolore e il gonfiore.
Come evitare ricadute
Per evitare di farsi male di nuovo alla coscia, è importante fare un buon riscaldamento prima di fare sport e includere esercizi specifici per i muscoli ischiocrurali. Un esercizio molto utile è il Nordic Hamstring Exercise (Nhe), che aiuta a rendere più forti questi muscoli in modo eccentrico, una estensione delle gambe cercando di rallentare l’allungamento il più possibile. È importante anche fare stretching regolarmente e allenare la stabilità di tutto il corpo.
Per guarire da uno strappo alla coscia e non farsi male di nuovo, bisogna seguire con attenzione i consigli del fisioterapista, fare gli esercizi giusti e avere pazienza. Un buon programma di riabilitazione e una prevenzione adeguata sono fondamentali per tornare in forma e continuare a fare sport in sicurezza.