iShares, quando il binomio è perfetto

Gli investimenti sul tema della sostenibilità stanno crescendo a ritmi crescenti. Ne parliamo con Marco Tabanella (nella foto), head of wealth&retail clients iShares Italy, BlackRock.

Quali sono le prospettive future?
Nel lungo termine, le tematiche legate all’ambiente, alla corporate governance e ai cambiamenti sociali (Esg, n.d.r.), siano essi legati al cambiamento climatico o alla diversity nei board delle società, avranno un impatto consistente da un punto di vista finanziario tale da rendere necessaria l’integrazione nei processi di asset allocation. Per rispondere all’esigenza degli investitori di adeguare il loro portafoglio a indici di rischiorendimento specifici, diversi index provider, tra cui Msci, hanno introdotto metodologie per stimare il valore Esg di migliaia di aziende a livello globale e l’impatto potenziale sul lungo periodo, escludendo a priori i business controversi come alcool, tabacco, armi, Ogm, gioco d’azzardo e pornografia. Il modello Msci si assicura che le compagnie siano valutate sulla base di indicazioni specifiche per settore che, una volta individuati, vengono associati a uno Score Industry-Adjusted finale che pone la società in uno spettro di rating da Aaa a Ccc, con soglie di esclusione che variano a seconda dell’asset class. In questo modo i rating Esg riflettono un approccio best in class con un basso tracking error rispetto all’indice standard, dando agli investitori la possibilità di mantenere la tradizionale diversificazione settoriale in un portafoglio e rimuovendo al contempo le società sensibili a scandali o altri rischi reputazionali.

Cosa fate voi?
Continuare a espandere la nostra gamma di Etf sostenibili, coprendo diverse regioni e asset class, per generare un impatto sociale positivo e dare la possibilità agli investitori di allineare sempre di più i loro portafogli a specifici valori.

Quali sono i dati di raccolta?
La categoria Esg è in forte crescita e i dati di raccolta sottolineano questa tendenza anche in Europa: da inizio anno la raccolta netta confluita su Etf Esg in Europa è stata pari a 2,3 miliardi di euro, rispetto ai 3,3 miliardi complessivamente raccolti nel corso del 2017. L’allocazione dei flussi per asset class dimostra inoltre come la raccolta sia altamente correlata con le rotazioni di portafoglio degli investitori professionali, a conferma del fatto che il filtro Esg non rappresenta solo una connotazione di natura etica ma un contributore di performance. Nel 2017 infatti il focus del mercato è stato su indici europei, mentre da inizio anno sono gli indici azionari americani ad aver trovato il favore degli investitori, con l’iShares Msci Usa Sri Ucits principale contributore con 184 milioni di dollari di raccolta netta. In prospettiva ci aspettiamo un interesse sempre crescente per il tema, sia sotto forma di nuove geografie, come i mercati emergenti, sia di nuove asset class come quella obbligazionaria, che oggi conta 2 soli Etf nella nostra offerta ma che a livello di patrimonio in gestione pesa già quasi il 25% dell’intera categoria.

Quali prodotti avete Sri/Esg?
A oggi iShares è leader mondiale nell’investimento in Etf sostenibili. Con una gamma di 13 Etf registrati anche in Italia, tra cui 11 fondi azionari e 2 obbligazionari corporate investment grade in euro, su mercati emergenti e sviluppati, gli Etf di iShares sono uno strumento d’investimento flessibile che consente di ottenere un’esposizione mirata a un indice specifico. Dal punto di vista equity invece il focus risiede su indici Msci Sri, che includono per ogni settore i titoli con i rating Esg più elevati, oltre a Etf che investono nelle energie pulite e nel settore idrico.

Che contributo possono dare ai portafogli?
L’approccio sostenibile permette di conciliare il desiderio degli investitori di supportare aziende socialmente responsabili con la necessità di conseguire livelli di rischio desiderati e ritorni competitivi. Si stima per esempio che la sostituzione di strategie tradizionali con strategie Esg legate allo sviluppo di soluzioni ambientali possa portare un vantaggio duplice: diminuire le emissioni di Co2 mantenendo un simile livello di ritorno del portafoglio. Inoltre, la scelta dello strumento Etf offre i tradizionali benefici della diversificazione all’interno di una asset class o settore, unitamente a trasparenza, facilità di negoziazione ed efficienza in termini di costi. Queste esposizioni sono sempre più utilizzate non solo per raggiungere finalità etiche ma anche come strumento di gestione del rischio, in quanto il sofisticato processo di indicizzazione consente di evitare allocazioni ad aziende oggetto di controversie.

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