Bail-in bancario, cosa cambia per i consulenti finanziari

IL PESO DELLE RESPONSABILITA’ – Non è certo per aderire al grido di dolore del Papa e di Tsipras che la comunità europea ha emanato la direttiva Brrd, ora convertita in legge. Più prosaicamente, gli Stati hanno già sborsato troppo di fronte ai dissesti bancari e ora scaricano tutto o buona parte di questo rischio su azionisti e creditori delle banche. È un forte richiamo alla responsabilità sia delle banche (che devono informare i sottoscrittori dei loro titoli dei rischi di “conversione” in caso di default) sia degli stessi azionisti e clienti/creditori invitati a scegliere con attenzione la banca sulla quale investire.

LE TUTELE
– D’ora in avanti, in caso di dissesto della banca, i primi a pagare con l’azzeramento totale o parziale dei titoli saranno gli azionisti e i detentori di obbligazioni subordinate. E questo appare conforme a giustizia, perché costoro come proprietari hanno una parte di responsabilità vuoi nel dissesto vuoi nell’avere assunto un rischio rivelatosi concreto. Dopo di questi toccherà agli obbligazionisti e agli altri creditori (salvo alcune categorie) affrontare il taglio totale o parziale del proprio investimento. Saranno tutelati i depositanti sotto la soglia dei 100.000 euro, nonché i beni di terzi, quali i titoli in deposito presso la banca. La norma risponde a un principio di giustizia.

DOVE DEPOSITARE – Finora il costo dei salvataggi gravava sulla collettività in generale, senza alcuna ricerca di responsabilità: i buoni che avevano scelto con cura la propria banca pagavano (tramite le tasse) come quanti avevano (per le ragioni più svariate) selezionato una banca non solida. Ora il costo graverà prima su coloro che hanno scelto d’investire in strumenti ad alto rischio, quindi toccherà a quanti non sono stati sufficientemente accorti nella selezione della banca alla quale affidare i propri risparmi. Un ambito di consulenza in più si apre per i professionisti della finanza: la selezione della banca sulla quale orientare i depositi dei propri clienti.

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