Risparmio gestito – Il 2011 dell’equity Europa

Allianz

In un contesto di tassi storicamente bassi, i premi per il rischio dei mercati azionari dovrebbero
mantenersi elevati in presenza di un rischio sistemico latente. Nel quadro di un approccio
selettivo che privilegia qualità e prospettive di crescita, le opportunità si presentano in particolare
in tre ambiti.
Innanzitutto nei Paesi Emergenti, che si confermano i primi vettori della crescita mondiale. La loro
crescita non è più trainata esclusivamente dagli investimenti in infrastrutture. La borghesia locale,
la cui importanza in Cina è destinata a triplicare entro il 2020, dà impulso anche ai consumi
privati. Va rilevato che le società europee favorite da questa duplice evoluzione non sono affatto
più care delle altre.
In secondo luogo, piccole e medie capitalizzazioni che, a differenza del primo gruppo, presentano
valutazioni relative ancora elevate. Ma la crescita degli utili, spesso notevole, si basa su attività in
rapido sviluppo, con elevate barriere all’ingresso, e caratterizzate da elevata redditività.
Infine, le operazioni di finanza straordinaria. L’aumento dei flussi di cassa operativi, ormai
prossimi ai massimi degli ultimi 15 anni, fornisce nuovi mezzi alle imprese. Le operazioni di
crescita esterna dovrebbero quindi registrare una ripresa sia nel numero che in valore.

Henderson

L’Unione Europea potrebbe aver guadagnato un po’ di tempo, ma nel 2011 potrà rendersi necessario un
ulteriore intervento se si dovrà contenere il “contagio” dei debiti sovrani. Evidentemente il mercato non è
convinto che i problemi strutturali siano risolti in considerazione con il fatto che i rendimenti sul debito dei
governi nell’Eurozona oscillano tra il 2,5% della Germania e il 12% circa della Grecia. Infatti, i titolari di bond
irlandesi e greci a 10 anni hanno visto le loro obbligazioni perdere circa un quarto del loro valore nel corso
del 2010, rispetto ai modesti ritorni positivi generati dal comparto azionario europeo. E’ interessante notare
che il 2011 inizierà con un debito sovrano che cercherà valutazioni più basse e indubbiamente più rischiose
di alcuni titoli azionari europei.
Per i principali paesi europei in cui i bond governativi sono sfuggiti alle difficoltà del 2010 si avrà bisogno di
credere fortemente in una bassa inflazione per accettare un ritorno annuo del 2,5% da un bond governativo
tedesco a 10 anni. Esistono moltissime società tedesche di qualità come Fielmann, retailer specializzato
nell’ottica/oculistica, che generano rendimenti maggiori e hanno il potenziale per accrescere i propri
dividendi nel tempo. Ovviamente, l’investimento azionario più rischioso, ma gli investitori possono
comunque costruirsi il proprio capitale con un certo margine di sicurezza comprando società ben gestite
dotate di un buon modello di business e di flussi di cassa sostenuti.
Il nervosismo dei mercati con debito sovrano ha fatto arretrare il comparto azionario europeo rispetto a molti
altri mercati nel corso del 2010, pertanto, sul fronte delle valutazioni, ritengo che l’azionario europeo abbia
tutte le potenzialità per mettere a segno performance sorprendentemente buone nel 2011, non appena
questo mercato sempre in qualche modo sotto i riflettori riguadagnerà l’interesse degli investitori.

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