L'Oracolo – Povera Italia..

Si sa che una buona parte del mondo dell’economia sta soffrendo per mancanza di investimenti pubblicitari. Fare pubblicità costa, ed è ritenuta, a torto, una delle voci in bilancio più comode da eliminare in situazioni di crisi. In mezzo a questo cupo scenario esiste però un’isola felice: quella di Tim!

Una simpatica realtà pubblicitaria all’interno della quale regna il buonumore. Quattro giovanotti si presentano come band musicale alternativa senza soldi, ma, non si sa come, trovano una ragazza qualunque di un locale qualunque pronta a seguirli in capo al mondo con lo scopo di suonare tutto il tempo una improponibile cover punk rock di un vecchio tormentone di Boccelli, naturalmente in svariati locali che allestiscono i palchi come se fossero i Deep Purple. Dello stesso avviso i fan del gruppo, pronti ad assistere puntualmente a questi concerti super fashion e a saltare a tempo di Boccelli rock, quando, nel mondo reale, se dovessimo avere la malaugurata spinta di andare in giro a proporre un pezzo del genere, nella più ottimistica delle ipotesi verrebbe a vederci un motociclista sbronzo, pronto a spaccarci una bottiglia di birra in testa senza troppi complimenti. A far da cornice ai personaggi ci pensano i dialoghi e le trame dei vari episodi, che sembrano essere il frutto dell’incontro intellettuale tra un qualunque romanzo di Moccia e uno di quei trenini “pereppepè” che si fanno coralmente da ubriachi alle feste.

Tuttavia non tutto il male viene per nuocere. Tutti i fanatici dei B movies potranno gridare vittoria. Il tanto sperato terzo episodio di “The dentist” sembra essere arrivato, e fa più paura dei precedenti. La protagonista, come potete notare qui sotto, è la famosa Valentina citata più volte negli spot, che compare magicamente (guarda a caso proprio nel ritornello del pezzo), durante la registrazione del loro primo singolo (che per profondità di composizione fa forte concorrenza a quella di armadio che cade su un pianoforte). Ecco quindi un happy end in questa triste vicenda, anche se non proprio in perfetto stile.

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