Mercati: Toro supportato dagli utili, ma pochi sembrano crederci ancora

In questi giorni sta entrando nel vivo la stagione degli utili americana e anche in Europa molte società stanno riportando i risultati per il secondo trimestre del 2023.In questo scenario, ecco di seguito la view del team di gestione di Pharus.

Se guardiamo negli Usa, fino a oggi ha riportato il 25% delle società dell’S&P 500 con il 75% che ha battuto le stime registrando utili del 6.5% superiori alle attese.

Il consensus sugli utili è atteso in calo del 9% per il secondo trimestre (il terzo trimestre consecutivo di calo di utili) ma dovrebbe poi tornare a cresce dal terzo trimestre fino a portare le stesse stime a una crescita a zero per la fine del 2023 e a crescere del 12% per il 2024.

Se dovessimo trovare un titolo per questo inizio di reporting season lo potremmo intitolare “quando i buoni risultati incontrano grandi aspettative”. I risultati riportati fino a questo momento sono stati infatti complessivamente buoni, ma quello che si vede chiaramente è che dove l’asticella delle aspettative è già alta e le valutazioni sono generose, diventa molto difficile per i titoli sorprendere ulteriormente (è il caso di Tesla, Netflix, Microsoft, intuitive surgical solo per fare alcuni nomi), tutti titoli dalle buone reporting che sono state però accolte con performance negative nella giornata successiva al rilascio dei risultati; viceversa dove le aspettative e valutazioni  sono più contenute anche risultati in linea alle attese si stanno traducendo in performance positive (è il caso del colosso tech alphabet, di diversi titoli del settore farmaceutico o di alcune banche).

Queste dinamiche sono molto frequenti a Wall Street, dove spesso non basta guardare al consenso per valutare la bontà o meno dei risultati riportati, ma dove ci si deve confrontare con i così detti “Whisper number” ovvero aspettative, spesso più alte di quelle ufficiali, che circolano tra i portfolio manager e che di fatto rappresentano il vero numero da battere per tutte le società che riportano risultati.

Anche in Europa circa il 25% delle società ha fino ad oggi riportato, evidenziando dinamiche molto simili a quelle degli USA registrando una sorpresa sugli utili del 4.8%.

Continueremo a monitorare con grande attenzione l’andamento della reporting sia americana che europea, che ci sembra comunque fino a questo momento evidenziare dei buoni risultati ed una buona salute delle aziende, contribuendo a supportare la visione di un nuovo ciclo a rialzo di utili appena ripartito, in cui in pochi sembrano credere.

D`altronde i giovani mercati rialzisti tendono ad essere ampiamente odiati. Questo perché molti investitori che hanno venduto durante il precedente mercato ribassista non riescono a rientrare. Aggiungiamo inoltre come molto probabile il fatto che molti di loro si siano fatti vincere dall`emotività ed abbiano venduto proprio vicino ai minimi di mercato, nel momento di maggiore sconforto, in cui l`analisi del valore ti avrebbe suggerito di comprare invece che di vendere, e l’attuale giovane mercato toro non fa certo eccezione da questo punto di vista.

 

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