Alla fine, la fuga dei ricconi dalla Gran Bretagna potrebbe essere limitata. E’ la prima ipotesi del Financial Times a tre settimane dall’esito referendario che ha decretato la volontà di uscire dall’Unione europea.
Il quotidiano cita il caso dello sceicco Mohamed Bin Issa Al Jaber, 15esimo uomo più ricco della Gran Bretagna con un patrimonio personale di circa 6 miliardi di sterline, il quale ha sottolineato di voler stare a Londra, città che costituisce un “modello di trasparenza e civiltà”.
Il giornale della City riporta anche il pensiero di Joe Fournier, che ha costruito una fortuna personale con i locali notturni, secondo il quale la frenata dell’immobiliare era già iniziata prima di Brexit, e nelle ultime settimane non si registrano segnali particolari di crisi nel Paese.
Dichiarazioni che stridono con i toni allarmistici di molti report pubblicati negli ultimi giorni, così come con il terrore che si respira in ambito immobiliare, nel timore che sia scoppiata una bolla destinata a far male in tutta l’economia