Bper, Samorì ritorna all’attacco

Gianpiero Samorì ci riprova. L’avvocato modenese ha presentato questa mattina la lista di Bper Futura, l’associazione azionisti per lo sviluppo della Banca popolare dell¹Emilia Romagna, in vista dell’assemblea del 17 aprile, chiamata a rinnovare sei amministratori in scadenza. Dopo i primi due (falliti) tentativi, anche per quest’anno i destini della lista dovrebbero essere già segnati, visto che con l’attuale statuto non è prevista la nomina di un ulteriore consigliere di minoranza rispetto a quello attualmente in carica (si tratta di Giovanni Chiossi, in scadenza il prossimo anno).

L’obiettivo di Samorì è piuttosto “ottenere la modifica dello statuto ­ ha dichiarato ­ in modo che ad ogni tornata elettorale sia garantita nel Cda una rappresentanza proporzionale ai voti presi da ciascuna lista”. Secondo Samorì, le proposte di modifica fatte da Bper all¹inizio di marzo “non sono sufficienti  rispetto alle indicazioni di via Nazionale”.
Prova ne è “la mancata approvazione da parte di Bankitalia in vista dell’assemblea del 17 aprile”. Bper precisa che per il momento l’Istituto di Mario Draghi non ha dato nessun parere, né negativo né positivo, e che l’assemblea straordinaria verrà convocata nei tempi stabiliti.

Le proposte di Bper riguardano l’introduzione del voto a distanza, l’aumento della delega fino a 4 soci e la possibilità di arrivare fino a 3 consiglieri di minoranza. Samorì, oltre che all’introduzione di un criterio proporzionale di rappresentatività dei consiglieri rispetto ai voti ottenuti, chiede un massimo di sei anni di durata per il collegio sindacale e regole più stringenti sui fidi degli amministratori nei confronti della stessa Bper.

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