Abi, mutui in crescita dell’8%

Le famiglie italiane, nonostante la fase di debolezza del ciclo economico, confermano una positiva capacità di tenuta sul fronte finanziario.

A confermarlo è il «Report trimestrale – indicatori di indebitamento, vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane», realizzato da Abi in collaborazione con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali di luglio 2010, dove emerge che i finanziamenti per la casa continuano a crescere su tassi abbastanza sostenuti favoriti, da un lato, dall’effetto di calmieramento dei prezzi degli immobili a seguito della crisi e, dall’altro, dal basso tenore dei tassi d’interesse.

 

A marzo 2010 i prestiti per l’acquisto di abitazioni sono cresciuti di circa l’8% (+4,5% a marzo del 2009). Ma il livello di indebitamento delle famiglie rimane contenuto, anche rispetto al confronto internazionale, grazie anche al basso profilo dei tassi d’interesse che non hanno comportato maggiori oneri finanziari, tant’è che il rapporto tra rata media sui mutui casa e reddito si è mantenuto sostanzialmente invariato.

 

Complessivamente a marzo 2010 il totale delle rate assorbiva il 4,3% del reddito, incidenza sostanzialmente stabile rispetto all’esperienza dell’ultimo anno ma inferiore di oltre 2,5 punti percentuali rispetto alla metà del 2008.

 

Inoltre l’incidenza delle nuove sofferenze del «creditore famiglia» si contiene complessivamente all’1,3-1,4% del totale erogato.  

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