Bankitalia, raddoppiate le sofferenze

Il più importante fattore di rischio per il sistema bancario italiano? “La qualità del credito”. Nel corso di una audizione presso la Commissione Finanza della Camera Andrea Enria, capo del Servizio Normativa e politica di vigilanza della Banca d’Italia, ha ricordato che “sebbene con una dinamica che mostra segnali di una possibile stabilizzazione, il deterioramento della qualità dei prestiti prosegue. Nel secondo trimestre 2010 il tasso annuo di ingresso in sofferenza è stato dell’1,7%, circa il doppio di quello medio registrato nel 2007”.

Non solo. Alla stessa data, secondo quanto riferito da Enria, “la consistenza dei prestiti deteriorati (sofferenze, incagli, crediti ristrutturati e past-due) aveva raggiunto, in media il 10 per cento del totale dei crediti per i maggiori gruppi bancari”.

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