Promotori – Non credete ai manager

Non riesco proprio a comprendere come non si voglia vedere la realtà della nostra professione. I grandi Manager delle Reti, spesso spalleggiati da gruppi bancari, ci hanno voluto far credere che la nostra fosse una “mission” per aiutare i clienti a gestire i loro risparmi.
Ma in quali strumenti ? In quali mercati ?

La crisi finanziaria recente ci ha chiaramente dimostrato che i mercati sono alla mercè del potere politico/economico facendoci sfiorare un nuovo conflitto mondiale, dato che armi e petrolio dettano le regole; abbiamo potuto verificare come i prodotti di investimento strutturati siano stati una delle cause scatenanti di tale crisi, chiaramente confezionati non certo per offrire opportunità ai risparmiatori.
Di conseguenza i mercati finanziari hanno mostrato di essere non, come ci hanno inculcato, espressione reale dell’economia ma pilotati da giochi di potere mediatico fuorviante agli occhi dei comuni mortali, “schiaffeggiati” da notiziari dissacranti e senza alcun rispetto degli stessi e di chi lavora quotidianamente, convinto di svolgere quella “mission”. Neanche le associazioni di categoria, nonostante gli sforzi, sono state e sono in grado di alleggerirne l’impatto, tranne un personaggio che spesso disegna cerchi con un bastone: per lo meno aveva il coraggio di parlare in televisione predicando che i ribassi dei mercati fossero opportunità….ma uno solo non basta !!
E quei stessi gruppi bancari hanno voltato e voltano le spalle agli stessi Promotori di fronte alla mediocrità dei risultati conseguiti dai gestori, spesso in conflitto di interessi, o a seguito di collocamenti “forzati” di prodotti della casa che poi si sono rivelati scarsamente performanti o addirittura dannosi per i clienti.

Di recente abbiamo visto addirittura intervenire le autorità per chiudere dei comparti sulle commodities di una nota casa di investimento straniera, dopo aver perso oltre il 50 % del valore negli ultimi 2 anni: a chi tocca l’onere di tutto ciò ?? Al malcapitato Promotore che in precedenza si trovava mail quotidiane di quella stessa casa testimonianti come le commodities avevano offerto rendimenti interessanti negli ultimi 50 anni ? E poi magari la Direzione della rete di appartenenza dello stesso ne sollecitava in qualche modo il collocamento avendo concluso accordi economici straordinari per alcuni periodi…!! E, guarda che caso strano, dopo la chiusura di quei sciagurati comparti le commodities sono tornate a volare ….!!
Ma allora, il Promotore Finanziario, è un essere umano ?? O deve subire le angherie dei mercati e dei gestori, l’incapacità delle Reti di assumersi responsabilità oggettive,  le ansie dei propri clienti, i budget spesso inficiati da prodotti “discutibili”, i continui “tagli” delle commissioni e del management fee a seguito della “crisi”….?? E chi lo tutela di fronte a tante difficoltà ed allo stress, senza limiti, quotidiano ? Attenzione che varie indagini dimostrano come la nostra salute sia messa a repentaglio più di tante altre libere professioni.

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