JP Morgan apre la stagione delle trimestrali a Wall Street con un utile netto nel periodo luglio-settembre di 4,3 miliardi di dollari. Il risultato, pari a 1,02 dollari ad azione, è inferiore del 4% rispetto all’anno precedente per effetto delle commissioni nell’investment banking, ma supera comunque le attese degli analisti, che avevano scommesso su un eps di 92 centesimi.
Nel secondo trimestre di quest’anno, il colosso Usa aveva registrato un utile di 5,43 miliardi (1,27 dollari per azione). Quanto all’esposizione ai 5 Paesi più deboli della zona Euro – i cosiddetti Piigs – la banca ha precisato che a livello di gruppo l’ammontare è pari a 15,1 miliardi di cui l’85% in Italia e Spagna.