Raid della Commissione Ue contro le aziende attive nel settore dei prodotti finanziari derivati legati all’Euribor. Secondo quanto afferma la stessa Commissione, le ispezioni a sorpresa sono partite il 18 ottobre in diversi Stati membri per stabilire se ci siano aziende che “violano le regole antitrust che vietano cartelli e pratiche anti-concorrenziali”. Non sono stati indicati i nomi delle società interessate e i paesi dove sono state compiute le perquisizioni ma, secondo una fonte vicina alla situazione, queste avrebbero riguardato anche gli uffici londinesi di Deutsche Bank. L’istituto non ha commentato.
A seguito delle perquisizioni, Euribor-Ebf, la società che cura l’indice, ha detto di essere pronta a condividere le proprie informazioni con le Autorità. “Abbiamo totale fiducia nella gestione dell’Euribor. Con così tante banche coinvolte nel definire i tassi, fissare un tasso in modo artificiale sarebbe impossibile. Credo che la Commissione non conosca bene come questi indici sono fatti. Siamo pronti ad aiutarli” ha detto Quemener, Cedric Quemener, manager di Euribor-EBF, parlando con Reuters. L’Euribor, tasso di riferimento del mercato interbancario, è definito sulla media dei tassi di finanziamento di 44 banche.