I numeri parlano chiaro. L’industria dell’asset management negli ultimi cinque anni (2005-2010) è in crescita. A certificarlo il presidente di Efama, Claude Kremer, che ha parlato di un “cauto ottimismo” nei prossimi mesi nel corso della conferenza di Anasf dal titolo “Promotori finanziari, una professione per il futuro” durante il Salone del Risparmio 2012.
All’incontro hanno preso parte il presidente di Anasf, Maurizio Bufi, il direttore della rete e dei servizi finanziari Banca Fideuram, Fabio Cubelli, Pietro Giuliani, presidente e amministratore delegato di Azimut e Stefano Volpato, direttore commerciale Mediolanum, tutti d’accordo con il sentimento espresso da Kremer. “Cauto ottimismo si”, ha ribadito Bufi, “sebbene il contesto economico finanziario sia ancora incerto”.
Secondo Cubelli la sfida per il futuro nella promozione finanziaria è riuscire a “trasformare lo sviluppo e la crescita di consapevolezza del cliente in voglia di consulenza e tradurle in esigenze di medio lungo periodo. C’è una volatilità dei flussi e degli stock abnorme, ” ha detto”, perchè sono guidate da logiche di breve periodo: bisognerà invece concetrarsi in logiche di più ampio respiro temporale”.
Ne è convinto anche il numero uno di Azimut secondo cui un ulteriore nodo da sciogliere è rappresentato dalle le eccessive normative. Sono infatti oltre 30 le normative che impattano il mondo del risparmio gestito. Insomma, l’industria accoglie le “nuove buone regole ma basta che vadano verso una maggiore semplificazione”.