E’ sceso di oltre il 50% su anno l’utile netto trimestrale di Ubs, attestandosi a 827 milioni di franchi (688,2 milioni di euro) rispetto agli 1,8 miliardi di franchi del primo trimestre 2011 e sotto le attese pari a 1,1 miliardi. Lo stesso istituto di credito elvetico ha precisato che la contrazione del risultato netto è attribuibile sostanzialmente a partite straordinarie – costi eccezionali sul debito per 1,16 miliardi di franchi (956 milioni di euro) – e si è detto prudente circa le prospettive del secondo trimestre e dell’intero esercizio, che rischia di risentire del difficile contesto macroeconomico.
Nonostante il calo dell’utile, si evidenzia l’andamento positivo, nei primi tre mesi del 2012, dell’attività di gestione, con un utile prima delle imposte di 803 milioni di franchi, in crescita del 70% rispetto al trimestre precedente. In America l’attività di gestione ha registrato un utile lordo di 190 milioni, in crescita del 32%. Le due divisioni hanno segnato una raccolta netta cumulata di 11,3 miliardi di franchi, soprattutto grazie alla raccolta proveniente dall’area Asia-Pacifico, mercati emergenti e Svizzera.