Unipol: le condizioni dell’aumento non cambiano

AUMENTO ALLE STESSE CONDIZIONI – La condizioni per la ricapitalizzazione di Unipol, propedeutica al progetto di fusione a quattro con la galassia Ligresti, non cambiano. Il cda della compagnia bolognese ha confermato quanto deciso il 6 luglio. L’aumento da circa 1,1 miliardi di euro avrà luogo attraverso l’emissione di circa 422 milioni di nuove azioni ordinarie, che saranno offerte in opzione ai titolari di azioni ordinarie al prezzo di 2 euro, e di 260 milioni di nuove azioni privilegiate, che invece saranno offerte in opzione ai titolari di azioni privilegiate al prezzo di 0,97 euro.

IMPEGNI DI SOTTOSCRIZIONE – Finsoe, azionista di controllo dell’emittente (che detiene il 50,7% del capitale ordinario e lo 0,002% del capitale privilegiato), Novacoop (con il 2,30% del capitale privilegiato), Coop Adriatica (con lo 0,51% del capitale ordinario) e Lima (con il 3,07% del capitale ordinario e il 3,189% del capitale privilegiato), Macif (lo 0,58% del capitale ordinario) e Maif (0,58% del capitale ordinario) si sono impegnati nei confronti della società a sottoscrivere integralmente l’intera quota di propria spettanza.

CONSOB, ULTIMO TASSELLO – Ieri è arrivato anche il via libera da parte della Consob agli aumenti di capitale di Unipol e FonSai (da 1,1 miliardi di euro ciascuno). L’ok da parte dell’istituto di vigilanza era l’ultimo tassello per completare il quadro che porterà alla maxifusione tra la società guidata da Carlo Cimbri e quelle della famiglia Ligresti (oltre a FonSai, Milano Assicurazioni e la holding Premafin). Le due operazioni partiranno il 16 luglio e si chiuderanno nei primi dieci giorni di agosto, così a settembre i rispettivi cda potranno riunirsi per approvare i concambi della fusione.

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