Il resoconto di BLUERATING dopo un giro tra i numeri delle reti

IL GIRO SI CONCLUDE – Il giro sta finendo, un anno se ne va. Si conclude con la puntata di oggi l’edizione 2012 del viaggio tra le principali reti di promozione finanziaria realizzato dal settimanale soldi&bluerating. Un percorso che abbiamo voluto ripetere, dopo l’esperienza dell’anno passato, per fare il punto sui numeri del conto economico ma anche su quelli delle singole strutture. Raccolta netta, consistenze patrimoniali, dimensioni della squadra: con i rispettivi numeri uno, abbiamo toccato tutti i punti caldi della professione.

DIARIO DI VIAGGIO – Abbiamo cominciato con Banca Fideuram e abbiamo concluso il percorso con il Credito Emiliano, procedendo in sintonia con la graduatoria delle prime dieci reti in Italia per numero di promotori finanziari ricavata da Assoreti. I dati presi in considerazione sono aggiornati al 31 dicembre 2011. In questo cammino, ci siamo concessi solo due “deviazioni”: la prima per seguire il gruppo Azimut in Turchia, dove alla fine di settembre il presidente e amministratore delegato Pietro Giuliani ha presentato la partnership – ufficialmente partita a febbraio – tra il suo gruppo e il maggior player del risparmio gestito in Turchia, Global Investment Holding; la seconda, di recente, per fare il punto sui primi 25 anni di Sanpaolo Invest.

I TEMI EMERSI – Dalle conversazioni con i manager – da Ennio Doris di Banca Mediolanum a Cesare Colombi di Ubi Banca Private Investment, passando per Alessandro Foti di FinecoBank, Giacomo Campora di Allianz Bank Financial Advisors e Armando Escalona di Finanza & Futuro Banca, solo per citarne alcuni – è emerso qualche elemento che sarà utile a interpretare i mesi che verranno: piena consapevolezza del periodo che il mercato sta attraversando; la convinzione che i margini per fare bene ci sono, dal momento che gli italiani non hanno smesso di avere a cuore i loro risparmi e i patrimoni; l’intenzione di crescere ancora, per masse e per numero di promotori finanziari. L’obiettivo è il professionista con la “dote”, per dirla con Cesare Colombi.

IL PROFESSIONISTA “DOTATO” – Non senza una certa sensibilità verso il sempreverde tema del ricambio generazionale: le società più attive al momento sono Banca Fideuram, FinecoBank, Allianz Bank Financial Advisors e Finanza & Futuro. A premere, già da qualche mese, è anche il tema degli esuberi bancari, che naturalmente abbiamo trattato con i manager interpellati in queste settimane. Dalle loro parole, traspare un punto di accordo. Ovvero, il passaggio dalla professione di bancario a quella di promotore finanziario è possibile solo se si possiedono alcune qualità che non sempre si possono apprendere: spirito imprenditoriale, senso di autonomia, capacità di relazione. E, ovviamente, un pacchetto di clienti coltivato nel corso degli anni. Non è detto, però, che tutti i direttori di filiale abbiano la “dote”.

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