Banca Generali, il primo trimestre si chiude con un utile netto di oltre 35 milioni

SALGONO I RICAVI, SCENDONO I COSTI – Rilevante incremento dei ricavi di natura ricorrente ed efficace azione di contenimento dei costi operativi. Così Banca Generali sintetizza in una nota i numeri del primo trimestre del 2013, approvati dal consiglio di amministrazione riunitosi oggi sotto la presidenza di Paolo Vagnone. La qualità degli utili, prosegue la società nella nota, “si è inoltre accompagnata a un ulteriore rafforzamento della solidità patrimoniale e a una prudente gestione degli attivi, come nella tradizione della banca”.

CALANO LE COMPONENTI NON ORDINARIE – Nello specifico, il risultato al 31 marzo 2013 si è chiuso con un utile netto di 35,5 milioni di euro, in calo del 9% rispetto al risultato dello stesso periodo del 2012. Di questi, 16,1 milioni di euro riconducibili a ricavi non periodici, mentre nello stesso periodo dello scorso anno su 39,2 milioni di utili ben 37,1 milioni di ricavi venivano dall’andamento straordinario dei mercati finanziari, ossia utili da trading e commissioni di performance. Il margine d’intermediazione s’è attestato a 97,3 milioni, quasi in linea rispetto ai 101,2 milioni dello scorso esercizio (95,6 milioni, -4% escludendo Generali Investment Luxembourg), appunto per la riduzione delle componenti non ordinarie.

“FIDUCIOSI SUL FUTURO DELLA BANCA”
– L’amministratore delegato di Banca Generali Piermario Motta ha commentato: “Una partenza d’anno di grande soddisfazione per redditività e raccolta, ma soprattutto per l’incisività e l’efficacia che mostrano le fondamenta del nostro modello di business: i ricavi ricorrenti. La crescita di quasi un terzo in più rispetto allo scorso anno di queste voci rispecchia sia il valore dei nostri consulenti che hanno saputo accompagnare con grande professionalità i clienti attraverso le complessità dei mercati, sia la competitività e la qualità della gamma di offerta. Le competenze dimostrate nella cura dei portafogli nei momenti più difficili della crisi non sono passate inosservate agli occhi attenti dei risparmiatori che ci riconoscono sempre di più quel connubio tra garanzia e preminenza che ci rende fiduciosi per il futuro della nostra realtà”.

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